lunedì 14 maggio 2012

2x20 - Spider-Man cambia costume, identità e colore della pelle

Il passaggio di consegne è una pratica alla base della vita piuttosto in uso nella quotidianità di tutti i giorni: spesso avviene previo salto generazionale, altre volte grazie ad un progresso gerarchico, ed altre volte ancora per la cessazione di un'attività, talvolta anche con tragedie come sfondo. Nel mondo fantastico, questo può avvenire lasciando un segno indelebile spaccando il fandom in chi non sopporta il nuovo personaggio poiché affezionato al classico che ha imparato a conoscere ed amare, e chi stanco ed allontanato da un mondo che non lo stimolava più o intento ad avvicinarsici per la prima volta complice un nuovo inizio, adora la scelta fatta perché l'ingresso in scena di nuovi personaggi può portare una rottura delle regole come le si conosce, nuove personalità, caratteristiche e situazioni che ne scaturiscono, così come nuovi contesti famigliari, affettivi e sociali. Nell'universo Marvel, e più precisamente in quello Ultimate Comics, è successo recentemente un drastico cambio di testimone in seguito ad una tragedia che porterà l'arrampicamuri ad assumere un'altra identità. Sebbene gli eventi che vi appresto a recensire siano già resi pubblici dall'editoria italiana, per chi ancora non vuole sapere in dettaglio di cosa sto parlando, è meglio si fermi qui, viceversa, proseguete dopo il salto...

Una piccola ma doverosa premessa: quanto avviene, riguarda esclusivamente l'universo Ultimate Comics, inaugurato nel 2001, che riprende in mano gli eroi Marvel dalle loro origini, svecchiandoli e destinandoli ad un universo parallelo a quello classico, rivolto ai giovanissimi o ad un nuovo pubblico di fan. Quindi nell'universo Marvel principale, storia e personaggi non vengono intaccati.

Quando per una serie di circostanze, il ragno radiattivo contrassegnato col numero "42" finisce in contatto con Miles, mordendolo, gli conferirà poteri molto simili a quelli del suo predecessore. Sebbene Miles risulti dapprima spaventato e poi divertito delle sue nuove abilità, non apira a divenire un supereroe e ad usare quei poteri per aiutare le persone, semplicemente desidera trascorrere la sua adolescenza in maniera ordinaria e spensierata. Questo fino a quando non si troverà suo malgrado spettatore dello scontro fra Goblin e l'arrampicamuri, battaglia in cui Parker per vincere e salvare i propri cari dovrà pagare con la propria vita, venendo poi smascherato dai famigliari nei pressi della disastrosa battaglia. Al funerale del ragazzo, Miles è pervaso dai sensi di colpa: il caso o il destino, avevano dato anche a lui dei poteri, se fosse intervenuto nella battaglia, ora Peter sarebbe ancora vivo... ? Questa serie di eventi e l'incontro con lo S.H.I.E.L.D. porteranno Miles ad assumere l'identità di Spider-Man e a prendersi carico dei famosi grandi poteri e delle tanto proclamate e scomode grandi responsabilità che ne derivano.


La brillante storia, vede un passaggio di testimone anche negli intenti. Se Miles ha guadagnato i suoi poteri nello stesso modo in cui fece Peter, vuoi per background differente o per il panico all'idea di gettarsi in un mondo irto di (super)difficoltà al di là delle possibilità di una persona comune, Miles ha deciso di ignorare il richiamo alla lotta in costume, trovandosi tuttavia bloccato nel medesimo dualismo spirituale con cui Parker entrò in conflitto: un errore di valutazione ha portato il ragazzo indirettamente a scatenare una serie di eventi che hanno causato la morte di suo zio Ben, e lo stesso ha fatto sì che Miles non riuscisse a salvare Peter da morte certa. Le tragedie che si ripresentano sono l'ennesimo passaggio che quasi fosse una macabra e rituale tradizione, dona allo Spidey di turno, la responsabilità e la consapevolezza necessaria per capire come gestire un dono, che ha più il sapore di maledizione a causa delle perdite subite. 

Un plauso va fatto alla Marvel per il coraggio di compiere una scelta così azzardata e all'idea di rendere il nuovo simbolo di New York, un ragazzo afroamericano. L'idea bazzicava nella mente dei capoccia della casa delle idee sin dal 2008, anno in cui Barack Obama è divenuto Presidente degli Stati Uniti: l'evento storico che vedeva il primo afroamericano divenire la massima carica istituzionale americana prima aveva solo precedenti cinematografici, e rendere l'icona della grande mela più vicina alla situazione globale odierna. ha fatto sì nascesse l'idea di Miles Morales, figlio di un afroamericano e di un'ispanica. Da un punto di vista della realizzazione tecnica, la storia in due parti "Chi è Miles Morales?" letta ed analizzata in questa recensione vede la cura dei brillanti testi di Brian Michael Bendis e a supporto di questa valida sceneggiatura, i dinamici e giovani disegni dell'italianissima Sara Pichelli.

Ultimate Comics: Spider-Man presenta un nuovo inizio frenetico, destabilizzante e fresco, un'alta tensione narrativa con dei personaggi nuovi di zecca e privi di stereotipi del caso inflazionati da diverse produzioni incentrate sul simpatico Spider-Man di quartiere. Chiunque non abbia mai letto le storie del personaggio creato da Stan Lee, potrebbe cogliere dell'occasione per riscoprire l'eroe di ieri, con l'uomo di oggi.

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