lunedì 18 giugno 2012

2x36 - Saint Seiya ha il suo Dragonball GT?

La domanda che apre il post è più che legittima. Se siete fan di animazione giapponese e non sapete che la leggendaria serie Saint Seiya, meglio conosciuta in Italia con il nome de I Cavalieri dello Zodiaco, ha passato il testimone ad una nuova generazione di eroi, evidentemente vivete sulla luna. Saint Seiya Ω (sì, faccio il saputello, si legge Omega), è la nuova produzione animata realizzata da Toei Animation.


La serie, si svolge in un futuro in cui alberga la pace: quando su un'isola greca del Mediterrano, compare Marte, Dio della Guerra rappresentato da un'entità di cosmo, attaccando Saori Kido, incarnazione umana di Athena. A salvarla lei e il neonato che accudiva, Kouga, compare Seiya, non più ad impersonare il Bronze Saint di Pegasus, ma il Gold Saint del Sagittario. Diversi anni dopo Seiya è scomparso, Kouga è cresciuto ed addestrato da Shaina, e Marte torna al suo attacco: la divinità combatte nuovamente Athena, Kouga espande il suo cosmo per difendere la donna, risvegliando il cloth di Pegasus; ma gli sforzi del ragazzo non sono sufficienti a sconfiggere il nemico, che rapisce Saori. Ha così inizio il viaggio di Kouga al salvataggio della dea che lo porterà da Palaestra, Accademia d'addestramento per Saint dove farà la conoscenza di pericolosi avversari e validi compagni, oltre al consueto percorso di crescita dell'eroe tipico di questo genere di produzioni shonen.

La serie ha subito diviso i fan in due fazioni: da una parte i delusi, essendo un prodotto originale e che non vanta minimamente il coinvolgimento dell'autore del manga, Masami Kurumada ne del designer dell'adattamento animato della serie storica, il compianto maestro Shingo Araki (Lady Oscar, Rocky Joe, Lupin III). Probabilmente a ciò sono dovute le numerose incongruenze con la serie originale e le innovazioni introdotte, che hanno fatto storcere il naso ai fan più datati; dall'altra gli entusiasti nel vedere finalmente in mezzo a tanti spin-off un sequel che per quanto ambientato in imprecisati anni nel futuro, si ricollega comunque alla linea temporale della serie classica, a differenza di Episode G e Lost Canvas.


La domanda che i miei lettori ora si staranno ponendo è: io da che parte mi sto schierando? La risposta è: fra coloro che ne sono entusiasti! Non fraintendete, sono il primo ad esercitare molte perplessità su alcune scelte, ma andiamo con ordine: una decina di anni fa, i saint erano morti e sepolti in Giappone, l'arrivo con forte ritardo della serie storica in America, riaccese l'interesse commerciale della serie, motivo per cui Shueisha e Bandai si misero al lavoro per realizzare i titoli paralleli alla saga principale sopra citati, così come Toei lavorò alla realizzazione degli OAV dedicati all'ultima parte del manga, mai adattata in animazione: Hades Chapter. Da allora numerosi progetti legati ai cavalieri furono introdotti, il film prologo al Capitolo dei Cieli, il Tenkai-Hen, il nuovo manga tutt'ora in corso, Next Dimension, e per festeggiare gli anni d'argento di Pegasus & Co. anche quest'ultima serie. Il richiamo commerciale lo si evince dal cambio di registro nella narrazione, nel design dei personaggi molto più simile alle Pretty Cure (ed infatti ha lavorato ad Heartcatch Precure!), così come delle armature molto più minimal e simili a tute aderenti; e parlando di armature, scordate i pesantissimi scrigni da trasportare sulle spalle, ora esistono le Cloth Stone, pietre ed amuleti che contengono i cloth. L'influenza delle opere più moderne è poi evidente: da Palaestra che fra esami a squadre e tornei interni richiamano molto Naruto, al personaggio di Haruto (nome curioso!) primo Saint Ninja che utilizza tecniche di manipolazione degli elementi. A proposito di elementi, lo sapete che in quest'epoca è indispensabile scoprire e padroneggiare il proprio per prendere parte ai combattimenti? Ebbene sì, sono rispettivamente stati introdotti fuoco, acqua, vento, fulmine, terra, luce ed oscurità.


Dunque, che fine hanno fatto gli estenuanti addestramenti? I crudeli combattimenti e le prove di rara crudeltà? Queste atmosfere candide e cariche d'amicizia, hanno intenerito il franchise? Probabilmente sì, ma il prodotto è destinato principalmente ad una nuova generazione e non la stessa degli anni "80, sebbene siano molti i richiami alla stessa: dal comparto grafico che in alcune pose e fermimmagine richiama molto lo stile di Araki a cui si ispira con l'intenzione di uniformare tradizionale e moderno a quello audio che ripresenta effetti sonori ormai iconici nella nostra memoria, quali il sibillio del cosmo che arde, i clot che si sprigionano ed armano il corpo, alla storica opening theme, Pegasus Fantasy, in un nuovo arrangiamento sia strumentale come tema di Kouga, il neoprotagonista e cantata in duetto dai Make-Up e una nuova voce femminile, al ritorno di Seiya della sua voce storica, Tooru Furuya (Ataru in Lamu, Yamcha in Dragonball) persa lungo il cammino delle divergenze fra direzione artistica e produzione animata.


Sì -direte voi- , ma a questo punto perché citare Dragonball GT nel titolo del post? Semplice, come i fan del manga originale di Akira Toriyama sapranno, il suo autore si è occupato semplicemente di curare il design dei personaggi e non della stesura della sceneggiatura dell'opera: ne è scaturito un eccellente lavoro da un punto di vista puramente tecnico, ma impietoso e fin troppo celebrativo ed autocitazionistico a discapito di un paio di buone trovate gestite tuttavia malissimo, che hanno reso l'opera una parodia di sé stessa. Fortunatamente Saint Seiya Ω ha suscitato quel senso di deja-vu solo parzialmente, ma è altrettanto vero che quest'opinione l'ho sviluppata avendo visto solo 12 dei 52 episodi e che tal parare sarebbe il caso di esternarlo a opera completata. Ad oggi posso dire che con Saint Seiya Ω si poteva sicuramente fare molto di più, ma a parte alcuni cambiamenti inspiegabili ed alcune innovazioni discutibili ed evitabili mantiene intatte le atmosfere che hanno reso celebre il prodotto, svecchiandolo e rendendolo non solo più giovanile nel suo spirito creativo ma anche ringiovanendo il target a cui è rivolto. Difficilmente questa rilettura dell'opera potrà soddisfare i fan della serie storica ora trentenni, poiché essa è rivolta agli adolescenti di oggi, figli delle serie di ultima generazione, motivo per cui questa assume toni più scanzonati e mainstream, abbandonando i caratteri tipici delle opere Kurumadiane ed anche la poesia di cui sono intrisi i capolavori di Araki. Tuttavia, se riuscirete a mantenere un'oggettività senza contaminazioni esterne e valuterete l'opera per quello che è e non per l'eredità che trasporta, potrebbe rivelarsi un passatempo godibile che di tanto in tanto farà ardere il vostro Cosmo.

giovedì 14 giugno 2012

2x35 - Scans e Facebook

Questo punto di ritrovo nasce col presupposto di raccontarvi ciò che mi piace. Young Justice come ho avuto modo di raccontarvi qualche tempo fa, è una serie animata che mi è piaciuta molto, così spinto dalla curiosità ho fatto ricerche qua e là, ed ho scoperto che parallelamente alla messa in onda in tv, gli stessi showrunner hanno realizzato una serie a fumetti originale inedita nel nostro paese. Potevo lasciarla al solo fortunatissimo pubblico americano? Assolutamente no, motivo per cui riprendendo mano al mio inglese, ho deciso di tradurla e renderla fruibile a tutti i fan delle sidekicks più famosi della DC Comics.


Dove potete leggere le storie di Robin, Superboy, Kid Flash e compagnia? Dovrete fare lo sforzo di mettere "Mi piace" alla pagina ufficiale Facebook del La Teoria delle Stringhe, ed aiutarmi a crescere!

Queste scanlation sono distribuite gratuitamente senza alcuno scopo di lucro. La distribuzione delle stesse dovrà cessare non appena la pubblicazione avrà luogo in Italia. Se avete pagato per questo prodotto, siete stati truffati. So che il disclaimer di turno gli addicted lo conoscono a memoria, ma tant'è.

domenica 10 giugno 2012

2x34: Crossover fra Spider-Man e The Avengers? Possibile...


Se fino a qualche ieri, il titolo del post poteva suonare come una candid camera, ora le cose sono radicalmente cambiate, ed uno spiraglio a tal proposito è stato aperto, ma andiamo con ordine: il motivo per cui fino ad ora non ci sono stati crossover Marvel, dipende semplicemente dal fatto che i diritti dei singoli personaggi sono stati distribuiti a diversi studios: X-Men e Fantastic Four appartengono a 20th Century Fox, Spider-Man a Sony e così via. Eppure, Marvel Studios si preserva il diritto di riscatto dei diritti, qualora la major che ne sia in possesso, non li sfrutta per tre anni, cosa che è avvenuta proprio in tempi recenti con The Punisher. Per questo motivo, lo scorso anno al ComiCon, il produttore cinematografico Avi Arad (Daredevil, The Incredible Hulk, Ghost Rider) aveva escluso nella maniera più assoluta questa possibilità, eppure a distanza di tempo, nel rilascio di un'intervista a Crave Online, le cose sembrano sensibilmente cambiate.


"Ogni cosa è possibile. Se succedesse qualcosa di simile, personalmente credo che sarebbe straordinario sia per Disney che per Sony. Dovremmo certamente trovare la storia giusta da raccontare e valutare in maniera opportuna le dinamiche tra i vari personaggi... ma l'idea di gestire più personaggi nello stesso universo si è rivelata vincente, motivo per cui siamo parallelamente al lavoro su Venom, che avrà come protagonista assoluto il personaggio di Eddie Brock." Continua poi Arad, "Il punto è che per fare dei film che uniscono più personaggi, bisogna prima aver creato il materiale di base, sia tecnicamente che creativiamente, in altri film che lo precedano: i film corali hanno modo di esistere se viene creato prima il singolo personaggio e la CGI che ruota attorno ad esso è già bella che pronta, altrimenti sarebbe troppo costoso".

Il ragionamento non fa una grinza: se The Avengers ha funzionato, dipende proprio dal fatto che Iron Man, Thor, Captain America ed Hulk, hanno avuto un approfondimento opportuno in singole pellicole grazie alla congiunzione dei Marvel Studios con la Paramount Pictures; presentare un cast di supereroi da zero senza aver il tempo di delinearne il giusto percorso caratteriale ed orientamento potrebbe risultare poco fruibile in termini creativi e produttivi oltre che difficilmente convincente e soddisfacente per il pubblico. Almeno sul piano teorico, visto che questa sarebbe la politica che Warner era intenzionata a concretizzare in maniera pratica, ordinando la sceneggiatura di un film sulla Justice League, della DC Comics. Di storyline fruibili al cinema per collegare questi personaggi, gli albi ne offrono a centinaia, ma il vero problema sarebbe più che altro convincere le major a spartirsi il bottino, visto che il successo Paramount è dovuto all'egemonia dell'allenanza dello stesso ai Marvel Studios.


Mentre supponiamo tutto ciò, una certezza c'è, ed è che The Amazing Spider-Man, reboot dell'arrampicamuri, uscirà nei cinema italiani il prossimo 4 luglio.

sabato 9 giugno 2012

2x33 - C'era una volta Chuck in Thor?

 Se il titolo vi ha spiazzati, è logico... ma tranquillizzatevi perché tutto ha un senso! Dopo il successo ottenuto da The Avengers al botteghino, è tempo di pensare al secondo step per i Marvel Studios, e fra le pellicole attualmente in lavorazione, spicca il secondo capitolo di Thor. Il film che si svolgerà quasi interamente ad Asgard, richiederà il ritorno in scena dei compagni del Dio del Tuono che già nel primo film combatterono al suo fianco contro i Giganti di Ghiaccio; il problema nasce dal fatto che uno di loro, il biondo Fandral non potrà partecipare al film poiché il suo interprete, Joshua Dallas, è impegnato nelle riprese della seconda stagione della fortunata serie tv Once Upon a Time - C'Era una Volta. L'attore che nella serie ricopre il doppio ruolo de il Principe Azzurro e David Nolan, ha ricevuto infatti il via libera da Disney per liberarsi dall'impegno cinematografico e continuare così a girare per ABC, mettendo in difficoltà Paramount nella ricerca di un valido sostituto. Tuttavia, secondo quanto riportato da Hollywood Reporter, parrebbe che il casting sia già terminato e che a vestire i panni di Fandral, sarà niente poco di meno Zachary Levi, famoso protagonista della serie Chuck, terminata solo lo scorso anno.


Come dite? Zach non assomiglia molto al personaggio? E' vero, ma non è niente che una parrucca, ed una sessione di make-up non possano aggirare. In attesa di maggiori conferme, vi ricordo comunque che Chris Hemsworth, Tom Hiddleston e Natalie Portman già visti nel primo capitolo, torneranno in Thor 2 nel 2013.

2x32 - E3 2012: Ubisoft domina, next-gen alle porte, Nintendo crolla

Diciamocelo: ci sono tre eventi che permettono ai giocatori di posare il pad e staccare gli occhi dal loro gioco preferito del momento, e sono quelli che riguardano i giochi preferiti che verranno, ossia GamesCon, Tokyo Game Show ed E3. Proprio quest'ultimo si è concluso da poco ed è tempo di tirare le somme, visto che la delusione generale è stata cocente e costante nel pubblico così come nella critica: Ubisoft che sorprende ed incanta, softwarehouse giapponesi sottotono, Nintendo che era sinonimo di divertimento ed originalità, non è più la casa delle idee, e sguardi volti al futuro per la prossima generazione di console... ma andiamo con ordine.


Partiamo dai vincitori. Tutti si aspettavano dopo le parole di qualche mese fa inerenti ad un lancio pubblicitario senza precedenti, che la francese Ubisoft puntasse tutto sull'ultimo ed imminente capitolo di punta della sua saga principale, Assassin's Creed III, eppure è stato presentato un sorprendente nuovo ip che lo ha messo totalmente in ombra: Watch Dogs. In uscita nel 2013 per pc e console (anche se non è stato specificato quali), il gioco in terza persona vede al centro tattiche di spionaggio, stealth, e sparatutto, in quello che è stato definito, il mix futuristico fra GTA ed Assassin's Creed. Nella demo mostrata oltre alla cura del dettaglio e ad un realismo impressionante, possiamo vedere come il protagonista riesca a rintracciare e pedinare il proprio obiettivo, tramite cimici, rilevatori e strumenti d'avanguardia che disturbano le comunicazioni, fino ad un incredibile inseguimento ed uno scontro a fuoco. 


Diversamente spettacolare, ma altrettanto divertente, arriva il sequel dell'assodato Rayman Origins, in esclusiva Nintendo, dal titolo Rayman Legends: il gioco si presenta coloratissimo e originale nei suoi ricchi e dettagliati scenari in 2D, e sfruttando il nuovo pad permetterà l'utilizzo di sfiziose ed interessanti features caratteristiche della console della grande N.


Square-Enix non è rimasta a guardare e ci ha mostrato dapprima una demo con il gameplay del nuovo Tomb Raider, remake delle avventure della storica Lara Croft di cui abbiamo parlato proprio qualche giorno fa; le analogie con Uncharted sono moltissime, ma è un lato estremamente positivo viste le bellissime ambientazioni e le atmosfere action, che offrono anche numerose sfide soddisfacenti per il giocatore.


Ma come se non bastasse ha presentato niente poco di meno che una tech-demo di... Final Fantasy! Calmate i vostri animi se speravate una demo del gameplay di Final Fantasy Versus XIII, purtroppo, a distanza di quattro anni dal suo annuncio, non c'è niente di nuovo e i fan cominciano a tremare... ma se c'è qualcosa che le tech-demo ci hanno insegnato, è che quando Square-Enix le mostra, la nuove generazione di console è alle porte: lo era con quella di Final Fantasy VIII per PS2 e quella di Final Fantasy VII per PS3, ebbene, ci si trova di fronte ad un nuovo personaggio femminile nota come Agni, che sembra trovarsi in una sorta di favelas brasiliana attaccata da misteriose creature che la costringono dapprima alla fuga e successivamente ad attaccare invocandone altre. Le capacità del nuovo Luminous Engine sono stupende, ma il problema degli ultimi capitoli dello storico JRPG erano i contenuti più che la forma, avrà capito i propri errori? Provate a ricordarglielo compilando il form di gradimento presente nel sito ufficiale inglese, dopo aver visionato il video qui di seguito.


Parlando invece di sostanza e qualità oltre che belle apparenze, non possiamo assolutamente dimenticarci di Naughty Dog: i papà di Crash Bandicoot ed Uncharted, ci deliziano con una gameplay demo di The Last of Us, esclusiva PlayStation 3 in uscita nel 2013, un nuovo survival horror in grado di fare le scarpe a quello che una volta era Resident Evil: la storia comincia in una zona di quarantena, in un quartiere di una città somigliante a Boston, venti anni dopo la diffusione del fungo che ha trasformato le persone in zombie. Ellie è nata proprio in quella città. È una ragazza sveglia, a cui piacciono cose appartenenti al "mondo di prima", come la musica e i libri. Joel vende droghe e armi tramite il mercato nero della zona. È un ex cacciatore e pare abbia ucciso un bel po' di persone innocenti, in passato. Viene reclutato da un amico in punto di morte perché porti Ellie fuori dalla zona di quarantena, per motivi sconosciuti. Ma le cose vanno male, i militari vengono coinvolti e Joel fugge con Ellie per mantenere la promessa fatta all'amico morente. Un ottimo titolo in terza persona che mescolerà azione, stealth e cinematic action.


E parlando di survival-horror non possiamo fare a meno di citare il riuscitissimo ZombiU, un misterioso titolo legato agli zombie e ambientato nella Londra post olimpiadi. Del gioco è stato mostrato solo un suggestivo trailer ricco di scene molto crude e di stop motion, una telecamera esplora svariate scene mentre il tempo sembra congelato svelando particolari sempre più macabri mentre un misterioso morbo sembra intaccare in modo sempre più esteso un corpo sano. Il livello di difficoltà è molto alto, visto che come è stato annunciato, per perdere nel gioco, basterebbe un solo morso.


Anche i fan di manga ed anime avranno il loro bel da fare, visto che sono stati annunciati fra gli altri, Dragon Ball Z Kinect che sfrutterà l'omonima periferica XBOX 360 per farvi combattere in primo luogo nel primo picchiaduro in prima persona, Hokuto no Ken: Hokuto Musou II e One Piece: Kaizoku Musou, che come il nome evoca, si tratterà rispettivamente di titoli sulla falsa riga dei vari Dynasty Warriors di Koei Tecmo e che tratteranno rispettivamente la seconda parte del manga e la storia dell'intera prima parte della serie, una corposa avventura lunga oltre cinquanta volumi.


Molto attesa anche l'ultima fatica creata dalla congiunzione degli sforzi di Level 5, famosa per i brillanti capitoli di Dragon Quest e lo Studio Ghibli, artefice della trasposizione in realtà delle fantastiche storie ideate dal maestro Hayao Miyazaki, il JRPG Ni no Kuni. Il gioco alterna superbe sequenze animate ad una pulitissima grafica in cel-shading ad una poetica storia pluri-premiata dalla critica. Già nella fine di gennaio 2013, i giocatori di PlayStation 3, potranno giocarci grazie ad una traduzione testuale italiana e ad un doppiaggio a scelta fra quello inglese o giapponese.


Eppure, al di là di quest'ultimi, sono davvero pochi i titoli notevoli presentati dal Giappone, il settore videoludico del Sol Levante stagna in cattive acque a causa di una carenza di originalità e qualità, e lasciandosi surclassare dagli occidentali. Ne è una prova Nintendo, leader nel settore delle idee e dell'innovazione, che si era ripromessa di conquistare gli hardcore-gamers con WiiU, la sua nuova piattaforma, eppure ha presentato una line-up di titoli piuttosto scialba e che non convincerebbe un ipotetico neo-giocatore all'acquisto della stessa visto che alcune delle famigerate esclusive lo sono solo temporalmente e che non avrebbe senso acquistare una nuova console per giocare solo i soliti titoli dell'idraulico battuto, Super Mario e l'elfo guerriero per eccellenza, Link, protagonista della leggendaria saga The Legend of Zelda in alternativa a dei multipiattaforma già presenti nella console in possesso da diverso tempo addietro (qualcuno ha nominato Batman: Arkham City?). Come se ciò non bastasse i primi venditori online pronosticano dei prezzi esosi in prevendita per la console: 350€ per una WiiU dotata di un singolo pad/tablet, 170€ per un secondo pad/tablet e 75€ per un pad professionale. Sul fronte portatile, un'altra grande scivolata è stata registrata ed è dovuta a causa di una leggerezza nel corso della progettazione della sua ultima console, la Nintendo 3DS: parrebbe che molti dei software di prossima uscita richiedano una famigerata levetta analogica destra che il modello attualmente in commercio non ha: per venire incontro a questa esigenza, Nyko ed altre marche leadership nella progettazione di questi accessori, hanno creato dei case aggiuntivi dove incastonare la console, ottenendo tuttavia risultati estetici poco gradevoli e scomodi all'impugnatura. Per questo motivo, Nikkei e Famitsu rumoreggiano l'uscita di un Nintendo 3DS XL che possa vantare una distribuzione adeguata dei tasti e l'ingresso della famigerata levetta analogica a destra, simmetricamente prediposta a quella sinistra. Inutile dire che i possessori del primo modello sono giustamente adirati per questa scelta, complice dapprima il corposo taglio di prezzo, ed ora questo: si ha l'idea di aver acquistato un prodotto riuscito a metà e messo sul mercato in fretta e furia. 


Questa serie di notizie ha fatto sì che le quotazioni di Nintendo in borsa crollassero come mai prima d'ora nella storia della casa: 2.68 punti percentuale. Gli investitori, invece, sembrano essere rimasti notevolmente colpiti dalla performance di Sony, le cui azioni sono invece aumentate del 2.14% sul Tokyo Stock Exchange , e del 3.12% sul mercato azionario di New York. Ubisoft, invece, è stata la società che ha guadagnato molto più rispetto alla concorrenza precedentemente citata, con il suo bel più 5%.
  • Ubisoft (+5%)
  • Sony-New york (+3.12%)
  • Sony-Tokyo Stock Exchange (+2.14%)
  • Nintendo (-2.68%)
Cosa ci riserverà il futuro? E' giunta l'alba delle nuove generazioni? Questo E3 2012 è stato decisamente sottotono, e tutti sembrano essersene resi conto: dagli addetti ai lavori ai consumatori. Incrociamo le dita su ciò che accadrà, ma prima come al solito, mettete il gioco in pausa!

venerdì 8 giugno 2012

2x31 - Arriva il film della Justice League


Il grande successo che la giunzione di Paramount Pictures e Marvel Studios ha ottenuto di recente con il colossale cinecomic The Avengers, ha fatto sì che Warner non dormisse sugli allori e muovesse i suoi primi passi per rispondere per le rime. Infatti, il marchio detiene i diritti di sfruttamento mediatico in ambito televisivo, cinematografico e videoludico di tutti i personaggi DC Comics, ed è intenzionato in seguito alla naturale conclusione della splendida trilogia dedicata a Batman scritta dal magistrale Christopher Nolan, un reboot dei suoi protagonisti per seguire la scia del successo della concorrenza. A darci un'ulteriore conferma di queste insistenti voci è niente poco di meno che Variety, storico e centenario magazine d'intrattenimento che comunica il nome di Will Beall (Gangster Squad, Arma Letale, Castle) al lavoro sulla sceneggiatura di quello che parrebbe essere il film della Justice League.

Ma come verrà strutturato il film che a differenza della concorrenza non ha costruito una mitologia cinematografica lunga anni dedita a raccontare le storie dei singoli personaggi? E quali saranno i membri a prendere parte al kolossal? Per saperlo, non rimane che attendere novità da Hollywood!

giovedì 7 giugno 2012

2x30 - Perché noi siamo lo Sket-Dan!

L'adolescenza e la vita scolastica spesso collimano le rispettive esigenze portando lo studente di turno al centro di infinite problematiche che affrontare, gestire e risolvere da soli talvolta può risultare complicato. Ma se siete residenti in Giappone e frequentate la Kaimei Gakuen, non preoccupatevi perché sto per darvi una dritta su un club scolastico fondato all'unico scopo di sopperire queste difficoltà: lo Sket-Dan!


Partendo da questo incipit, verrebbe spontaneo pensare che ci si trova di fronte ad un titolo di cui abbiamo parlato solo pochi giorni fa, Medaka Box; invece, l'opera di Kenta Shinohara al di fuori del plot di base, affronta un approccio decisamente meno pretenzioso e più giovane, come scopriremo.

"Il bullo della scuola vi tormenta? Non avete nessuno a cui affidare la vostra piccola scimmia domestica? Niente paura, perché c’è un gruppo di tre ragazzi in grado di risolvere qualsiasi problema: i membri dello Sket-dan! L’obiettivo, soccorrere ogni studente che si rivolge al loro club in cerca di aiuto, senza dimenticare di mettersi in posa plastica durante le scene clou! Un’opera tutta da scoprire, condita qua e là da prese in giro dei cliché dei manga e di grandi successi del fumetto giapponese. Preparatevi a ridere di gusto!"

La trama comunicata da Panini Comics, casa editrice che si occupa della distribuzione della serie in Italia, come preannunciato dalle prime righe di quest'articolo, è piuttosto semplice e intuitiva. Bossun, Himeko e Switch sono i membri dello Sket-Dan e si occupano di risolvere i problemi degli studenti in difficoltà, a prescindere da quali essi siano; non è ben chiaro perché il trio sia spinto da quest'altruismo, ma le personalità delineate dall'autore trovano uno spunto molto più profondo al di là della facile catalogazione del genere e delle storie a stampo episodico: Himeko è un'ex-teppista violenta e senza scrupoli, Switch è un otaku che non parla mai e comunica solo tramite computer e Bossun non ha nessuna particolare abilità o talento fisico che lo renda un protagonista carismatico degno d'esser definito tale. Questa caratterizzazione molto particolare lascia spazio ad un'ipotetica riabilitazione del gruppo agli occhi della società previo buone azioni, ma sono solo supposizioni personali dato che il background dei personaggi dall'autore non è stato ancora raccontato nel dettaglio nei primi volumi. Ritornando alla trama principale, possiamo dire che nonostante i membri del club siano solamente tre, Sket Dance può considerarsi tranquillamente un manga corale dato che ogni singolo studente che chiede aiuto al gruppo, finisce successivamente una risorsa esterna consultabile in caso di difficoltà o fruibile come comprimario per le storie a venire; a completare il tutto, l'ingresso in scena del Comitato Disciplinare Studentesco, che non vede di buon occhio l'attività del club dando il via a divertenti sfide e storyline che sfociano in capitoli multipli a differenza di storie autoconclusive.

 
Da un punto di vista tecnico, il tratto commerciale e pulito è ricco di dettagli ed è molto gradevole alla vista, strizzando l'occhio alle nuove generazioni ma non offrendo mai elementi fanservice, una rarità nelle storie di questo tipo. La dinamica delle scene viene rappresentata in modo piuttosto veloce, in poco più di sedici pagine, è possibile assistere ad una storia che sembra molto più lunga, complice i molti baloon dettagliati e l'introduzione di elementi fantasy sparsi qua e là ma dosati sapientemente che rende giustificabile qualsiasi scelta adottata dall'autore, senza far perdere di credibilità e realismo alla trama. Molto buona la dose di riferimenti e gag citazionistiche dedite a spezzare la tensione e gli appunti dell'autore sulla creazione dei personaggi e delle storie di ogni singolo capitolo tra un'avventura e l'altra. Sket Dance può considerarsi una serie molto fortunata, visto che oltre a contare più di venti tankobon, vanta due romanzi ed una fortunata serie tv che consiglio di visionare perché si approccia alla trama del manga in modo differente e che potrebbe regalare un punto di vista alternativo.


Se cercate una versione soft di Medaka-Box, sicuramente Sket Dance fa al caso vostro: risate, demenzialità, combattimenti, azione, romanticismo, colpi di scena rendono la serie una disgressione leggera rivolta un po' a tutti.

sabato 2 giugno 2012

2x29 - Il prequel di Tomb Raider a metà fra Cast Away e LOST

Se parliamo di esplorazione ed avventura, i videogiocatori di tutto il mondo ricorderanno la profanatrice di tombe e tesori, Lara Croft, iconica ed erotica protagonista d'eccellenza della fortunata serie Tomb Raider. Nei vari capitoli delle sue avventure,  l'archeologa britannica visitava tempi e fortezze dimenticate dal tempo e nascoste negli angoli più remoti del globo selvaggio imbattendosi in intricati enigmi e rebus da risolvere, oltre che pericolosi avversari. Da allora, sono trascorsi 15 anni, e dopo innumerevoli sequel e spin-off, Square-Enix (Final Fantasy, Dragon Quest) e Crystal Dynamics (Legacy of Kain: Soul Reaver, Pandemonium), riscrivono le origini in salsa cinematografica, mescolando atmosfere dark ed horror ad action e drama, portandoci a scoprire come Lara è diventata la tomb raider che tutti conosciamo. 


"Tomb Raider esplora le cupe e avventurose origini di Lara Croft e la sua trasformazione da giovane donna timorosa a navigata avventuriera. Armata solo del suo istinto naturale e della capacità di spingersi oltre i limiti della sopportazione umana, Lara deve combattere per svelare il passato oscuro di un'isola dimenticata e sfuggire alla sua morsa inesorabile."


Come la sinossi ufficiale lascia immaginare, il gioco che da molti è stato definito un reboot, è più catalogabile come un prequel, in quanto è il primo capitolo che affronta le origini della protagonista, a malapena accennate nella storica saga principale. Da un punto di vista narrativo, è molto coraggiosa la scelta di snaturare il personaggio originariamente sviluppato da Core Design (Chuck Rock, Hook) e distribuito da Eidos (Hitman, Lego: Star Wars): Lara non è l'affabile e navigata esploratrice che con pistole alla mano si lancia in mirabolanti acrobazie e combattimenti, sicura di sé e delle proprie capacità; ma niente poco di meno che una neo-laureata al suo primo incarico. Appare preoccupata al pensiero dei pericoli che la attendono, dimostrando poca fiducia in se stessa, ciononostante, ha già tutte le doti della grande avventuriera che è destinata a diventare. Unisce il coraggio a una profonda morale: è intelligente, intraprendente e determinata come poche. Insomma, un personaggio che ben poco sarebbe possibile a ricondurre all'attrice Angelina Jolie, volto di Lara nell'omonimo adattamento cinematografico.


La scelta di produrre un gioco con tinte simili è azzardata, e la paura che questo possa snaturare il personaggio è tanta, eppure sono piaciuti tanto i trailer ad oggi diffusi e il senso di realismo ed umanità donati alla nuova Lara Croft che si troverà a dover gestire nelle sue fasi iniziali di gioco molto simili ad un tutorial -che le cambierà la vita...- in cui imparerà a cacciare, arrampicarsi, fabbricarsi una lancia, accendersi un fuoco, costruire un rifugio sicuro e tutta quelle serie di azioni a cui un brillante Tom Hanks ci ha abituati nella bellissima interpretazione in Cast Away. Ma parlando di naufragi è impossibile non citare l'influenza che ha donato LOST al titolo, mietendo vittime e inserendo misteri sparsi qua e là nell'isola, che porteranno i personaggi ad interagire anche con forze misteriose oltre che fra di loro. A ciò verranno aggiunti colpi di scena di stampo hollywoodiano come Uncharted ci ha abituati ed atmosfere avventurose respirate con l'intramontabile serie Indiana Jones.

Tomb Raider in uscita il 5 Marzo 2013 per PlayStation 3, XBOX360 e PC, si appresta ad essere il capitolo in grado di ravvivare e riscrivere la saga caduta da tempo nel dimenticatoio complici seguiti poco ispirati e catturare una nuova fetta di giovani esploratori e cacciatori di tesori.