sabato 17 novembre 2012

2x52 - Zombie in edicola contro la crisi

Se negli ultimi tre anni non avete sentito nemmeno una volta nominare The Walking Dead, evidentemente dovete vivere come eremiti visto il successo planetario raggiunto dalla popolare serie tv AMC. Nonostante ciò, il pluripremiato hit-show diretto da Frank Darabont (Le Ali della Libertà, Il Miglio Verde), altri non è che un adattamento televisivo del ben più longevo e premiato fumetto scritto da Robert Kirkman ed illustrato da Tony Moore e Charlie Adlard. Come? La serie tv vi ha fatto impazzire e avevate già scoperto che era tratta da un fumetto, ma non avendo un prezzo canonico, vi risulta difficile cominciarne la lettura? Non temete! Saldapress, detentrice dei diritti di pubblicazione della serie nel nostro paese, ha pensato anche a voi e da questo mese ristampa in un comodissimo e pratico formato economico la serie dai suoi esordi, distribuendolo anche nelle edicole.


Il nerd che gli zombie li adora visceralmente al punto da considerarsi figlio di George A. Romero in una dimensione parallela, ha acquistato il primo volume dell'edizione e s'appresta a recensirvelo. Finito il delirio in terza persona, ecco un accenno alla trama: Rick Grimes è un vice-sceriffo del Kentucky che viene gravemente ferito nel corso di una sparatoria; al suo risveglio in ospedale in seguito ad un profondo coma, trova la propria città ridotta ad un cumulo di macerie, cadaveri e disgustose creature assetate di carne. Da uno dei sopravvissuti, Rick scopre che è scoppiata una misteriosa epidemia che fa rianimare i morti rendendoli cannibali guidati dalla fame e che si diffonde tramite graffi e morsi. In un mondo gettato nel caos, Rick parte alla volta di Atlanta alla ricerca della moglie Lory e del figlio Carl.


E' doveroso fare giusto un paio di premesse per chi ha da sempre desiderato avvicinarsi alla serie senza tuttavia conoscerne il contenuto e con il timore di cadere nel facile gioco degli equivoci secondo cui atmosfere horror e splatter la facciano da padrone come tanti b-movies sul tema ci hanno insegnato; ebbene: The Walking Dead si focalizza sui drammi umani dei suoi protagonisti, gli zombie sono solo uno sfondo al contesto post-apocalittico in cui l'umanità si sta estinguendo, e la Terra è in mano ai morti. I "morti che camminano" del titolo altri non sono che Rick e il suo gruppo di sopravvissuti che prova a rimanere attaccato con le unghie e con i denti alla benché minima parvenza di normalità. Se inoltre un tratto troppo crudo può infastidirvi, non è certo il caso di questo primo volume che raccoglie i primi quattro spillati americani: uno stile cartoonesco e godibilissimo vi renderanno la lettura accattivante e gradevole entrando in un circolo di dipendenza nel giro di poche pagine. Il formato richiama i più celebri Dylan Dog e Diabolik, così come la scelta di sceneggiare il titolo in bianco e nero,  molto godibili inoltre dietro le quinte, redazionali e making-of che permettono di approfondire la mitologia dietro alla serie che è divenuta ormai prodotto di culto nel panorama del fumetto horror occidentale.


Perché invece coloro che già hanno visionato la serie tv dovrebbero leggere questo fumetto? Per scoprire come tutto ha avuto inizio e le differenze sostanziali fra l'originale e l'adattamento televisivo: se ad esempio l'assenza dei fratelli Merle e Daryl Dixon potrà far storcere il naso ai più, il ritmo frenetico con cui si svolgono gli eventi sicuramente potrà farvi capire cosa vi aspetterà nei mesi a venire sul piccolo schermo, visto che già con il primo volume ricopriamo quasi interamente gli eventi della prima stagione tv. Inoltre, come nella serie tv è possibile scoprire ed affezionarsi a personaggi inediti nel fumetto, nella serie di Kirkman sarà possibile fare altrettanto con personaggi mai apparsi nella serie targata AMC. Inoltre, lo straordinario rapporto qualità/prezzo di 2,90€ rende l'edizione un must-have.

giovedì 8 novembre 2012

2x51 - Dexter deve morire!


Una delle serie più controverse e originali degli ultimi anni, è sicuramente stata Dexter, adattamento televisivo del romanzo "La mano sinistra di Dio", scritto da Jeff Lindsay. Che vediate o meno la serie, ormai il personaggio è diventato talmente iconico che è impossibile non conoscerlo. Come? Non sapete chi sia? Ma dove vivete?! E va bene: rimasto orfano all'età di tre anni, Dexter Morgan viene adottato dal sergente della polizia di Miami Harry Morgan. Dopo aver scoperto che Dexter ha iniziato ad uccidere degli animali, Harry capisce che il figlio è un sociopatico e un potenziale serial killer; cercando di evitargli un futuro in carcere o sulla sedia elettrica, Harry gli insegna ad incanalare i suoi impulsi violenti verso chi «se lo merita», ovvero tutti quei criminali che in un modo o nell'altro sono riusciti a sfuggire alla giustizia. Secondo il codice di Harry, che Dexter segue alla lettera, le sue vittime devono essere esclusivamente assassini, stupratori, pedofili, e tutti coloro che potrebbero rivelarsi pericolosi per la società. Inoltre Harry insegna a Dexter a costruirsi una facciata per apparire normale ed innocuo agli occhi degli altri, e a sfuggire egli stesso alle indagini della polizia. Una volta cresciuto, l'attrazione per il sangue – che si evince dai "trofei" che preleva alle sue vittime – porta Dexter a diventare un tecnico forense nell'analisi delle tracce ematiche, lavorando così insieme alla sorella Debra, diventata agente di polizia come suo padre, presso la polizia di Miami.

Ma questo è solo l'incipit di base di quello che accadrà poi: intrighi, ripensamenti, dubbi, complotti, ricatti e sesso, si mescolano fra di loro in quello che per cinque stagioni terrà col fiato sospeso il pubblico di tutto il mondo. Ebbene, terminata questa lunga premessa, è doveroso ribadire che la serie è prossima alla sua conclusione; infatti, sebbene sia cominciata da poche settimane la settima stagione negli USA, ci è già noto sapere che Dexter terminerà con l'ottava che conterrà quattro episodi in più dei canonici dodici per giungere a quanto si rumoreggia, al ragguardevole traguardo dei 100 episodi. Per quanto nessuno, neanche gli sceneggiatori stessi, conoscano il finale, il pluripremiato (e vista il cache di quasi un milione di dollari ad episodio, anche pluripagato), attore Michael C. Hall, volto di Dexter Morgan, è stato intervistato proprio a tal proposito: come dovrebbe finire la serie secondo il protagonista?


"Spero muoia investito da un autobus!" - afferma scherzosamente, C. Hall - "Seriamente, questo tizio è uno psicopatico. Davvero, la sua infanzia è stata trumatica e la sua vita è stata segnata, ok, ma ha passato il confine troppe volte, violando anche il suo stesso codice. Credo che per quanto si possa essere armati di buone intenzioni, nessuno dovrebbe erigersi a giudice e giustiziere assoluto, freddando criminali che la giustizia non può perseguire... siamo tutti sulla stessa barca e per quanto la legge non sia purtroppo uguale per tutti, non abbiamo il diritto di spegnere vite altrui. Dexter ha conosciuto la spensieratezza dell'amicizia, il piacere del sesso e l'amore verso la propria moglie e il proprio figlio, ma ha capito che sono due realtà che non può conciliare senza che esse si contaminino. Più volte si è trovato di fronte ad una scelta, ma il suo passeggero oscuro non l'ha mai abbandonato... un personaggio così credo debba avere una fine tragica, e qualora anche dovesse riuscire a sopravvivere, auspico non abbia un'uscita trionfale. Ma nella vita sappiamo tutti che non esiste sempre il lieto fine a cui ci abituano le favole." 

Fortunatamente il giudizio di Michael è più retto e candido dell'assolutista Dexter, non di meno la produzione sarà dello stesso avviso? La settima stagione di Dexter debutterà su FOX Crime il prossimo 12 novembre.