martedì 11 giugno 2013

3x04 - Skypocalypse ritorna col botto



Entusiasmo. E' questo che sto provando nel raccontarvi le emozioni percepite nel visionare la premiere della seconda stagione di Skypocalypse.

Ma andiamo con ordine, cos'è Skypocalypse? E' una webserie cominciata nell'aprile del 2011 e nata dalle menti di due popolari ed apprezzati youtubers italiani, Mattia Pozzoli alias Matioski e Mattia Ferrari alias VictorLaszlo88, che prende un filone stra-abusato da mostri sacri del cinema come George R. Romero e recentemente anche in televisione da serie tv come The Walking Dead e In The Flesh; l'apocalisse zombie, rielaborandolo in in modo tutto nuovo. Abbiamo infatti visto militari alla presa con gli zombie, gruppi di civili disperati attaccati alle loro vite ed anche pazzi esaltati fare carneficina dei non morti, ma mai nessuno ci aveva mostrato come avrebbe reagito alla cosa un gruppo di nerd.


Quando nel mondo è scoppiata l'epidemia, tutto è cambiato e poche cose sono rimaste le stesse: la connessione internet è una di queste, e si sa, finché c'è banda larga, c'è speranza. Tre nerd specializzati in rispettivi settori, Radar (Ferrari), White Dragon (Pozzoli) e Ghost (Karim Musa in arte Yotobi) provano in maniera dissacrante e surreale, a continuare la propria quotidianità con le passioni di sempre nella tranquillità domestica delle loro dimore, condividendole fra di loro tramite il popolare software di videochiamate Skype. Chiedendosi se come loro altre persone sono sopravvissute là fuori, decidono di aprire un gruppo che possa raccogliere ed unire i sopravvissuti al fine di avere un quadro generale della situazione del mondo esterno, chiamato per l'appunto, Skypocalypse (lo so, è più facile scriverlo che pronunciarlo, ma esiste un corso per riuscire a farlo senza problemi). Quando uno di loro scomparirà in circostanze misteriose, i ragazzi cominceranno ad interagire con i più svariati personaggi da tutta Italia, al fine di capire che cosa è successo al loro amico; venendo a conoscenza di pericolosi segreti riguardanti anche l'apocalisse zombie che dilaga nelle strade...

Curiosi, eh? Se volete scoprire di più, guardatevi la prima stagione! Da un punto di vista tecnico, la prima stagione non brilla particolarmente, altro non è che realizzata con le rispettive webcam dei protagonisti e facendo dei dialoghi e dei bizzarri personaggi i suoi punti forti, lascia relativamente poco spazio all'azione, non sacrificando comunque colpi di scena e risvolti imprevedibili. Ambiziosa è la storia che collega le vicende dei protagonisti che si susseguono per diversi episodi dalla svariata durata e con chiari rimandi a prodotti tipici della cultura pop che farà felici gli appassionati. Tuttavia, la seconda stagione, rivoluziona tutto. 


Le riprese in webcam sempre presenti, lasciano spazio a molte scene in esterno con location suggestive e risvolti action lodevoli, dando vita ad un ibrido godibilissimo che sa rinnovarsi senza tradire lo spirito originale del prodotto. La qualità video eccelle regalandoci riprese in 1080p e per la prima volta, tutte le tracce strumentali sono originali ed accompagnano il carismatico brano d'apertura "Fire" eseguito dagli Outrider, la band di uno dei personaggi principali della serie, Slap (Davide Rovelli alias Pallonw). E' d'obbligo segnalare inoltre come la sceneggiatura sia cresciuta: i personaggi meno caricaturiali ma sempre ottimamente caratterizzati e riconoscibili, la storia meno dispersiva nei dialoghi e più concentrata sul pathos e i colpi di scena, gli accurati effetti visivi degli zombie a cura della new entry Arrow (Francesco Sanseverino) nonché dei costumi di scena e ultimo ma assolutamente non meno importante, il progressivo miglioramento nella recitazione dei protagonisti.


Insomma, perché Skypocalypse piace tanto?
Perché è un prodotto fatto da appassionati e rivolto ad altri appassionati gestito in modo professionale, perché è una storia che osa raccontando un genere con cui il cinema e la televisione italiana delle major e dei grandi marchi pubblicitari non si misurerebbero mai, perché i suoi personaggi sono estremamente umani e hanno il volto dei tizi ganzi che segui sul tubo ogni giorno (menzione d'onore a Daniele Selvitella alias Daniele Doesn't Matter), perché sa concedersi colpi di scena, dosare momenti di dramma a momenti di comicità e perché rispetta il suo pubblico fornendo una trama sempre chiara e godibile, coerente e priva di banalità, permettendo allo spettat... pardon, all'internauta di turno, di sentirsi al centro della storia, parte della resistenza e desideroso di scoprire quali risvolti prenderà l'ascesa dei ribelli.

Se cercate qualcosa di diverso dalla solita storia di zombie farcita da splatter aggratis, non mi rimane che consigliarvi spassionatamente di guardare Skypocalypse, e se avete già visionato la prima stagione, è il momento di deliziarvi con la seconda, Skypocalypse: The Rebellion Rises.

Io sono Roberto, e sono un sopravvissuto.