sabato 5 maggio 2012

2x09 - Étoile: I Moschettieri dello Zodiaco

Nessuna errata corrige nel titolo, ma una naturale conclusione conseguita alla lettura di Étoile, manga a sfondo storico scritto da Hiroshi Izawa e disegnato da Kotaro Yamada, con numerosi richiami fantasy e dall'enorme potenziale, racchiuso in solo due volumi e portato in Italia lo scorso inverno da GP.


La trama di Étoile, trova la sua collocazione nella Francia del XVII secolo, età in cui la massima autorità è decretata dai moschettieri, figure armate d'onore ed orgoglio patriota a difesa del Re. In questa connotazione ricca di eroi, spicca quella del giovane Charles, che anziché pensare a costruirsi una vita, trascorre le notti tra passioni con donne sposate e i giorni a fuggire dai corrispettivi mariti gelosi. I giorni da guascone giungono al termine nel momento in cui entra nella sua vita l'avvenente Constance, ragazza in fuga che implora l'aiuto del giovine per sconfiggere un nemico al suo inseguimento per impossessarsi dell'Astral Stone, una pietra lavorata da un meteorite che incastonata in una spada, la trasforma in Astral Blade, l'arma in grado di fendere la luce donando a chi l'impugna una sconfinata forza. Charles si ritrova catapultato in un mondo più grande di lui che se da una parte collima con la quotidianità che ha sempre vissuto, dall'altra si ricongiunge alle sue origini visto che il nome esteso del ragazzo è D'Artagnan.


Bertrand, padre di Charles, è morto di malattia lasciando alla moglie e al loro unico figlio una lezione: "sorridi quando verrà la tua ora". Eppure il ragazzo che non ha mai provato stima e rispetto per l'uomo che un tempo fu allontanato per tradimento venendo privato della carica di comandante dei moschettieri e condannando i suoi famigliari ad una vita di rinunce e povertà, non ha mai avuto molti motivi per sorridere. La scoperta che l'espulsione dall'Ordine dei Moschettieri dell'uomo, è dovuta alla disubbidienza degli ordini reali al fine di salvare il figlio rapito, accende una luce in Charles, e una volta incastonata l'Astral Stone nella lama del padre, decide di cambiare la sua vita per sempre, diventando il D'Artagnan decantato nelle storie che tutti conosciamo. Parte così con Constance alla volta di Parigi per entrare a far parte ufficialmente dei moschettieri.


Questo è l'incipit di base su cui il duo Izawa/Yamada (già autori di Fire Emblem), rielabora la storia del romanzo originale scritto da Alexandre Dumas aggiungendoci due caratteristiche rispettivamente studiate per l'arricchimento della sceneggiatura da una parte e il gradimento del proprio pubblico dall'altra: la prima è l'elemento fantasy introdotto dalle Astral Stone e delle Astral Blade che ripercorrendo le ottantotto costellazioni astrali (più chiaro ora il riferimento doveroso a Saint Seiya?) e rifacendosi al carattere dell'utilizzatore di turno, sprigionano colpi speciali coreografandoli con creature leggendarie ed elementi atmosferici; e la seconda consiste nella forte presenza di fan-service allo scopo di accontentare un pubblico di lettori ambisesso con da una parte un corposo gruppo di bishonen come protagonisti e dall'altra una mole spropositata di oppai. Il disegno, molto curato e dettagliato si presta benissimo alla sceneggiatura di Étoile che si presenta come un concentrato di action e combattimenti, mettendo in gioco diversi personaggi, comprimari e villain talvolta stereotipati, talvolta sorprendenti, in grado di regalare colpi di scena, senza trascurare la commedia. Proprio per questo approccio narrativo singolare ed innovativo, nonché le scelte stilistiche adottate, per quanto si conosca la storia originale, raramente ci si imbatterà in una trama lineare, banale o scontata.


Tuttavia il più grande limite dell'opera è dipeso dalla sua sfortuna. Infatti, il magazine su cui era pubblicato, Monthly Shonen Jump, verrà chiuso pochi mesi dopo il suo esordio, e a causa di un discreto successo a differenza di titoli più imponenti quali Claymore e Letter Bee, non vanterà lo spostamento su un'altra rivista, bensì verrà cancellata. Invero, ciò che vi apprestate a leggere non sarà una storia incompleta: consci del destino riservato all'opera e con un consistente fandom alle spalle, Shueisha ha varato la serializzazione dei capitoli pubblicati in due volumi, dando l'opportunità agli autori di riscrivere il finale adeguato e aggiungervi uno oneshot dedicato a Porthos ed alcuni interessanti bozzetti sui futuri personaggi che sarebbero dovuti comparire nel prosequio naturale dell'opera. Se comunque cercate un'opera originale, leggera, godibile e divertente, con un tratto pulito e un pizzico d'erotismo, complice anche un'edizione con sovracoperta molto curata, Étoile fa al caso vostro. Tutti per uno, uno per tutti!

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