Finalmente Gotham sforna una puntata davvero bella. Il perché del titolo del post e dell'apparente incapacità grammaticale è spiegata qui di seguito, non preoccupatevi! Ma per spiegarvi perché questa volta elogio il serial di FOX, non ho
potuto risparmiarvi piccoli spoiler sparsi qua e là, leggete a vostro
discapito!
La struttura narrativa della serie cambia per
l'ennesima volta. È la sesta volta consecutiva che Heller si diverte a
destabilizzare lo spettatore, e questa cosa in tutta onestà non mi
dispiace; in primo luogo lo spettatore non ha modo di costruirsi
consapevolezze e secondo ma non meno importante, non scatta la noia. C'è
ancora da chiedersi se il papà di The Mentalist
cambi continuamente struttura narrativa volutamente per disorientare il
pubblico o perché non ha ancora capito quale chiave di lettura dare
allo show.
Due sono gli elementi principali introdotti in questo
episodio ad essermi piaciuti particolarmente: i flashback e
l'introspezione psicologica, emotiva e personale dei comprimari. Abbiamo
avuto modo di saperne di più sul passato di Bullock, e scoprirlo nella
sua inesperienza quanto di più simile a Gordon; di vedere un Edward
Nygma goffo ed impacciato ma armato di buone intenzioni incapace di
ritagliarsi un posto in una normalità che lo fa sentire ancora più
disadattato e un Oswald coccolato, servito e riverito da una madre
gelosa, protettiva e disperata. Sono sfumature differenti ma al contempo
interessanti, che ci forniscono un quadro generale dei personaggi molto
interessante. L'indagine di turno non brilla per l'ennesima volta di
originalità ma si presenta meno lineare del solito.
Per la prima
volta c'è stato un risvolto narrativo che non avevo previsto che
riguarda Gordon e che porta in gioco una posta più alta oltre che un
cliffhanger interessante... che però avrebbe sortito un effetto maggiore
se non l'avessero preso pari pari solo tre episodi fa. Non riesco a
capire se il Pinguino sia solo un freddo calcolatore arrivista e
spietato che usa tutto e tutti (ma in quel caso il suo percorso avrebbe
dovuto sortire già effetti più duraturi molto tempo prima) o se
diventerà tale dopo aver ricevuto delusioni da parte di Gordon, l'uomo
verso cui nutra un minimo di gratitudine, stima e soprattutto fiducia.
Non riesco a capire se Nygma provi veramente ad inserirsi nella società
per amalgamarsi alla stessa o se finga reprimendo un'altra natura...
potrei formulare delle congetture o seguire il mio istinto, ma Heller in
tutta onestà mi ha depistato talmente tante volte dall'inizio che forse
ora le interviste rilasciate mesi or sono sulle "effettive intenzioni
dei personaggi mascherate da atteggiamenti equivoci" potrebbero trovare
fondamenta.
I difetti rimangono: il flashback rivela che Bruce
oggi ha 10 anni, ed un bambino di quest'età non può ragionare ed
esprimersi come ha fatto nello scorso episodio. O ci rivelano che il
giovane Batman ha un Q.I. sopra la media o la credibilità scende
letteralmente sotto i piedi! E nonostante un'indagine più elaborata del
solito, la semplicità delle parti crime rimane sempre al di sotto della
media per il target di riferimento scelto, ma almeno abbiamo una Selina
che inizia a trovare un senso in questa storia, una Barbara che torna ad
uscire dall'appartamento a cui era rilegata perennemente svestita ed un
approfondimento psicologico con spunti interessanti. Per un attimo ho
sperato dopo l'approccio camp de Balloon Man, che Heller volesse
introdurre anche il sovrannaturale ma così non è stato, poco male per
l'esito finale dell'episodio.
Nonostante sfrutti i personaggi dal
richiamo commerciale più noto a livello internazione, Gotham continua
ad essere la serie più debole fra quellee DC Comics attualmente in onda, ma personalmente ho trovato quest'episodio il migliore dal lancio della serie per tematiche e contenuti. Speriamo in un costante miglioramento!