Tra i nuovi drama più interessanti della stagione c'è The Affair. La serie di Showtime (network che ha dato i natali a Dexter e Shameless)
racconta le vicessitudini di un relazione extra-coniugale fra un uomo
ed una donna entrambi sposati. So già cosa state pensando: e dov'è la
novità? Cos'ha di tanto interessante? La particolarità è insita nel modo
in cui essa ci viene mostrata. Gli episodi della durata di un'ora,
vengono divisi in due segmenti da trenta minuti in cui ci viene
raccontata la stessa storia dai punti di vista di lui e lei con
all'interno sostanziali differenze che ne cambiano la percezione di chi
le ascolta. E ad ascoltarle a tal proposito non siamo solo noi in quanto
pubblico, ma anche un detective che fa domande specifiche alla coppia
incriminata... incriminata di cosa poi non si sa, ma da quella fuga dal
matrimonio è sicuramente scaturita una grossa tragedia che agli
spettatori non è dato sapere e che fa sì che i protagonisti poco per
volta ci racconteranno a posteriori.
In The Affair si trova la sensibilità introspettiva dei silenzi e delle
inquadrature pregne di dettagli e sguardi che rivelano più di mille
parole già assaporate in Rectify, e la narrazione a posteriori (soggettiva) già sperimentata in True Detective,
e qualcosa di nuovo e personale a livello stilistico che riesce a
calamitare l'attenzione dello spettatore che vuole saperne sempre di
più.
Da un punto di vista artistico ci si trova di fronte ad un
concentrato di quotidianità pieno di virtuosismi ed esercizi di stile in
cui ci si chiede chi dei due abbia ragione nel suo racconto, chi mente e
se in realtà mentono entrambi e ci verrà poi mostrata una terza
versione della storia, cosa muove i loro gesti e le loro ragioni e
soprattutto cosa è successo e perché si trovano costretti a raccontare
questa storia alla polizia. Lo show vede nel suo cast: Dominic West (The Wire), Ruth Wilson (Luther, Saving Mr. Banks), Maura Tierney (Rescue Me, The Good Wife), Joshua Jackson (Dawson's Creek, Fringe) e Colin Donnell (Arrow).
Da un punto di vista puramente tecnico, la regia è pregna d'atmosfera e
di forte impatto, delicata ed al contempo sofferente, le inquadrature
sono potenti e metafisiche, la colonna sonora dosata ed incisiva, il
prodotto confezionato cattura l'interesse e spinge a volerne ancora ed
ancora.
Non ho idea se The Affair sia o meno una serie antologica o se
intende proseguire per più stagioni, in caso non è un prodotto destinato
alla lunga serializzazione o rischia di perderne la qualità e
snaturarne le intenzioni, i primi due episodi però sono promossi senza
riserve.
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