mercoledì 1 ottobre 2014

4x03: History fa una magia di due ore chiamata "Houdini"

Un pugno nello stomaco. Vedere la miniserie tv evento di History (già nota per l'eccellente Vikings) dedicata al leggendario illusionista escapologo Harry Houdini interpretata da un incredibile Adrien Brody, non potrebbe definirsi diversamente; e non è un modo di dire, mai espressione fu più appropriata, e guardandola capirete il perché.


 Ispirata dal romanzo del 1976 "Houdini: A Mind in Chains: A Psychoanalytic Portrait" scritto da Bernard C. Meyer, e sviluppata per la tv dal figlio Nicholas, la storia racconta la vita di Houdini prima ancora di assumere questo nome d'arte: tramite dei flashback ci viene mostrata la sua infanzia, i primi passi compiuti in questo mondo, i suoi mentori ed anche i grandi numeri che lo hanno reso famoso nel mondo; ma non si ferma qui: perché ci viene mostrato il suo passato da spia in Europa per conto del governo americano fino al momento della sua dipartita.


 La particolarità di questa miniserie è il binomio scelto per raccontare la storia: Houdini narra a posteriori la sua esistenza contrapponendo immagini e scenari caratteristici dell'epoca accompagnandola ad una regia dinamica ed action insieme ad una colonna sonora estremamente vivace e moderna: la contrapposizione è spettacolare da un punto di vista narrativa e stilistica, incantando letteralmente lo spettatore che si sente parte delle vicende e che riesce a stupirsi dell'ingegno dell'uomo dietro alla magia che viene opportunamente spiegata risultando sempre incredibile ma plausibile allo stesso tempo.

Slowmotion, effetti speciali e 3D giostrano insieme ad una regia accattivante e veloce alternandosi a location incredibili ed una grande interpretazione, divertendo, appassionando ed anche commuovendo. Ottima anche la scelta del cast in cui spiccano i nomi di: Adrien Brody (The Pianist, Midnight in Paris), Kristen Connolly (The Good Wife, House of Cards) ed Evan Jones (Glory Road, Gangster Squad).


La sceneggiatura ha diversi elementi importanti su cui punta a più riprese i riflettori nel corso del suo sviluppo: la vita, la morte, la paura, i limiti, la solitudine, il rischio, l'amore e il sovrannaturale; nonostante la diversità degli stessi, quello che accomuna tutti i fattori sopra citati è Houdini che si ritrova catapultato da un contesto all'altro come fosse in balia degli eventi. Non riesce a pensare di poter vivere una vita senza esserne il protagonista assoluto e sente continuamente il bisogno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno a prescindere dai tempi che passano, dai paesi che cambiano, dalla modernità che incombe, dalla guerra che imperversa. Di rado vi troverete davanti a così tanta qualità manifestata in così breve tempo, con un protagonista tanto fascinoso quanto carismatico.


History ha saputo dimostrare di essere in grado di produrre nuove realtà televisive che possono tranquillamente mettersi a paragone col panorama cinematografico uscendone a testa alta. Condensare in poco più di due ore tanta qualità è cosa rara, e vista anche la brevità del prodotto, se cercate un biopic entusiasmante e godibile, Houdini è una visione obbligata senza riserva alcuna.

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