mercoledì 15 ottobre 2014

4x12 - Gotham: alla ricerca di uno stile.

Faticavo ad inquadrare Gotham.
E avevo i miei motivi per farlo: per quanto la storia sia piuttosto chiara e i personaggi restino fedeli a loro stessi di episodio in episodio, c'era qualcosa che mi disorientava sin dalla prima puntata, e lo fa tutt'ora, la differenza è che ho capito cos'è quel qualcosa: lo stile.


Gotham è alla ricerca di uno stile, o se ne ha uno è volutamente confusionario volto a disorientare lo spettatore: il registro procedurale adottato nel primo episodio è simile a quello improntato nel secondo che però se ne discosta un poco introducendo altre tematiche, mentre nel terzo si cambia completamente sforando nel grottesco e nel surreale, per poi piombare nel poliziesco action e cospiratorio nel quarto. Non so cosa aspettarci precisamente nel quinto, però è chiaro che nel giro di una manciata di episodi Heller ha trovato l'equilibrio migliore per la produzione: un caso verticale in cui il cattivo della settimana è perfettamente inserito all'interno della trama orizzontale e opera in fruizione della stessa (cosa che ha già ripreso Arrow in diversi episodi della sua seconda stagione). Così facendo la storia viene affrontata su due fronti: l'indagine di Gordon e Bullock da una parte e le storie di tutti gli altri personaggi che direttamente o incosapevolmente si muovono nella stessa contribuendo in prima persona o pagandone le conseguenze indirettamente, dall'altra. Questo schema narrativo funziona e inizia a mostrare i frutti del suo lavoro, portando in scena personaggi accattivanti e giochi di potere che chiamano in causa più pedine lasciando presupporre che qualcosa di grosso, pericoloso e incontrovertibile si appresti ad accadere.

Leggendo qua e là mi è capitato di imbattermi in diverse opinioni con cui mi trovo in disaccordo: da un lato c'è chi a Gotham imputa una presunta verticalità che però ora è presente solo per agevolare la narrazione palesemente orizzontale, dall'altro c'è chi l'osanna a capolavoro quando il prodotto è visibilmente pieno di ingenuità e talvolta forzature su cui verso qualsiasi altra produzione si sarebbe puntato il dito, ma stavolta no, perché -ed Heller secondo me è perfettamente conscio di questa cosa- è dell'universo di Batman che si sta parlando, e allora per amore verso questa città e i pericolosi personaggi che la popolano, ci si può tranquillamente passare sopra.

1 commento:

  1. Non lurko questo blog per 2 settimane... e trovo 12 articoli. Welcome back!

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