Onestamente dopo la valanga di commenti entusiasti percepiti a Lucca Comics & Games pensavo di trovarmi di fronte a qualcosa di davvero figo, ed invece -e
forse sembrerò impopolare- ho trovato questo film davvero noioso e poco
ispirato. Nel corso dei cinquanta minuti si assiste ad una storia poco
consistente orchestrata in maniera discontinua e confusionale, che trova
una conclusione piuttosto sbrigativa e forzata. Ma non solo da un punto
di vista creativo il prodotto lascia a desiderare: la recitazione
risulta approssimativa, Dylan è monointenzionale, Groucho da simpatico
passa nel giro di poche scene ripetitivo e fastidioso, comprimari fuori
personaggio e la dizione non si può sentire. Che senso ha poi collocare
lo studio di Dylan a Roma? Vedere personaggi inglesi con cadenze
italiane muoversi con naturalezza e richiami storici alla cultura e i
costumi del bel paese conservando però il loro background britannico fa
assumere alla produzione connotazioni semplicemente grottesche.
Tutto da buttare? Assolutamente no. Fotografia molto buona, costumi e scenografie sono caratteristiche e
d'atmosfera, la colonna sonora originale regala qualche traccia
ispirata, gli effetti visivi sono godibili e Milena Vukotić è sul pezzo,
per quanto sfruttata male dalla sceneggiatura.
Quello che emerge dalla pellicola è che ci sia amore nei confronti del personaggio di Dylan e della mitologia creata da Sclavi, ma che si sia voluto sperimentare troppo snaturando l'essenza degli stessi in alcuni contesti ed esasperandoli in altrettanti, dimostrando che si poteva fare decisamente di più (magari abbandonando alcune scelte stilistiche che hanno rievocato la webserie Freaks!, e non nell'accezione positiva del termine). Ciò non toglie che Dylan Dog: Vittima degli Eventi MERITA di essere visto, perché un progetto che nasce dalla passione dei fan e prova ad uscire dagli schemi tipici del panorama nostrano va incoraggiato e supportato a prescindere dai difetti sopra elencati che vanno ad intendersi come parere meramente personale. Se non l'avete ancora fatto, potete farlo qui:
Quello che emerge dalla pellicola è che ci sia amore nei confronti del personaggio di Dylan e della mitologia creata da Sclavi, ma che si sia voluto sperimentare troppo snaturando l'essenza degli stessi in alcuni contesti ed esasperandoli in altrettanti, dimostrando che si poteva fare decisamente di più (magari abbandonando alcune scelte stilistiche che hanno rievocato la webserie Freaks!, e non nell'accezione positiva del termine). Ciò non toglie che Dylan Dog: Vittima degli Eventi MERITA di essere visto, perché un progetto che nasce dalla passione dei fan e prova ad uscire dagli schemi tipici del panorama nostrano va incoraggiato e supportato a prescindere dai difetti sopra elencati che vanno ad intendersi come parere meramente personale. Se non l'avete ancora fatto, potete farlo qui:
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