mercoledì 10 dicembre 2014

4x23: The Librarians, il Doctor Who americano

Ieri sera ho visionato la doppia premiere di The Librarians.
E fra le altre cose, ci ho trovato una biblioteca che viaggia nello spazio e nel tempo, un antico manufatto maledetto che trasforma la gente in zombie, guerrieri ninja in Oklahoma e la spada nella roccia a Buckingham Palace. Già, come avrete intuito Il pilot mi è piaciuto davvero tantissimo, ma prima di parlarvene però, urge una piccola premessa.




The Librarian è un franchise originale di TNT e Warner del 2004, e nasce come tv movie che racconta le avventure di Flynn Carsen, bibliotecario della Metropolitan Public Library, il cui scopo è proteggere manufatti dagli antichi poteri magici da potenti organizzazioni criminali. Al di sotto della biblioteca pubblica infatti, ve n'è nascosta un'altra che esiste sin dall'alba dei tempi e che possiede un proprio volere ed una propria identità, conferendo il titolo di Bibliotecario ad un unico prescelto che verrà sostituito solo ed esclusivamente al momento della sua morte. Il film piacque talmente tanto che nel 2006 e nel 2008 diede vita a due seguiti formando una trilogia. Solo lo scorso anno TNT decide di fare il salto trasformando il brand in una vera e propria serie tv.

 
La serie tv si pone come sequel dell'omonima trilogia, ma offre tutti gli elementi per comprendere a pieno la mitologia della saga anche se non si è visto i film. Senza addentrarmi più del dovuto nella trama vi basti sapere che la Biblioteca sceglie per Flynn un Guardiano e per una serie di circostanze che andrete a scoprire guardando la doppia premiere, l'incontro di una squadra di apprendisti bibliotecari con diverse abilità al di fuori del comune che andranno a compensarsi a vicenda. Infatti, ciò che la serie tv vuole fare a differenza dei film è introdurre un nutrito gruppo di protagonisti a cui il Bibliotecario originale lascia il testimone (infatti Flynn è una presenza costante nel pilot ma diventerà guest-star negli episodi a venire), con diverse abilità e soprattutto approcci alla soluzione dei vari misteri che la serie presenterà; questo dona respiro alla serie e getta anche alcune incognite sul prosequio della stessa, riusciranno a sopperire il carisma del Bibliotecario originale? Onestamente i dubbi restano visto che Flynn nei primi due episodi è stato il mattatore assoluto delle vicende, rubando scena agli altri.


The Librarians non è una serie per tutti.
Mi sento di consigliarla spassionatamente a chi ha apprezzato prodotti quali Indiana Jones, Doctor Who e Relic Hunter a cui attinge a piene mani. Quando l'eccentrico e saccente Flynn si presenta dicendo: "Sono il Bibliotecario", nella vostra testa potete sentire "Sono il Dottore"; il rapporto fra il Bibliotecario e il suo Guardiano ricalcano molto quello del Dottore e della Companion mettendovi comunque del prorpio: Flynn combatte ma non è un guerriero, all'azione mescola sempre ingegno e scienza; e il mondo in cui i personaggi si muovono sfugge alle regole sfidando l'impossibile e portando -letteralmente- qualsiasi cosa all'interno della trama: dai vampiri ai cavalieri della tavola rotonda, dai licantropi agli alieni, dai cyborg a Babbo Natale... chiunque e qualsiasi cosa può diventare uno spunto narrativo per un episodio. Ed è proprio questo elemento che non la rende una serie per tutti: solo chi ha ben chiare le regole e i limiti di questo tipo di produzioni può muoversi all'interno di esse trovandole davvero entusiasmanti e divertenti, per altri potrebbe sembrare di avventurarsi in qualcosa di trash senza precedenti.

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