tag:blogger.com,1999:blog-40343061930309656772024-03-13T17:55:37.293+01:00La Teoria delle StringheIl Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.comBlogger89125tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-17207282608174777152015-01-11T14:54:00.002+01:002015-01-11T14:55:57.335+01:005x03 - American Sniper: (quasi) nel mirino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/as_poster.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/as_poster.jpg" height="400" width="263" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>American Sniper</b> si ispira all'omonima biografia di <b>Chris
Kyle</b>, il cecchino più letale che la storia militare americana ricordi;
quando si realizza un<i> biopic</i> ci sono diverse cose<span class="text_exposed_show"> di cui tenere conto: </span>fedeltà a quanto narrato, condensazione degli eventi in base al minutaggio capendo quali
elementi tagliare, quali sintetizzare e quali invece enfatizzare e
romanzare ed infine visione soggettiva del regista sul messaggio da lanciare. <b>Clint Eastwood</b> in tutto questo, riesce a metà.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/as_screen00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/as_screen00.jpg" height="179" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ma fughiamo ogni dubbio: <b>American Sniper è un buon film</b>, e va visto. Ma
non è una pellicola eccelsa, ed è pregna di difetti: <b>il montaggio è
confusionale</b> e rende alcune scene e lassi temporali poco chiari, si pone
attenzione su dei personaggi poi letteralmente scomparsi dalla
sceneggiatura, e il finale è stato lasciato morire quando poteva essere
gestito davvero meglio. Invece, <b>funziona tanto Bradley Cooper</b> che qui
viene mostrato provato anche da un punto di vista fisico anche se sulla
caratterizzazione psicologica e l'introspezione si poteva spingere molto
di più il piede sull'acceleratore. Moustafa, la nemesi di Chris è stato
invece rappresentato pregno di cliché tipici dei villain dei war movie,
senza alcuno spessore.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/as_screen01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/as_screen01.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Eastwood catalizza l'attenzione degli
spettatori sull'aspetto "procedurale" della guerra</b>: poca introspezione,
solo una sequenza infinita di azione quasi documentaristica che viene
spezzata solo per mostrare le fasi delle conseguenze della guerra stessa
al di qua del mirino quando Chris ritorna a casa dalla sua famiglia e
si sente quasi parte di una realtà artificiosa e superficiale che nella
sua quotidiana tranquillità ignora quante vite vengano spezzate
dall'altra parte del mondo. <b>Scindere le due realtà ha donato maggior
carattere alla sceneggiatura</b>, ma essendo la stessa tratta da
un'autobiografia, si sarebbe potuto dire molto di più sulle emozioni, i
pensieri e gli stati d'animo del personaggio interpretato da Bradley
Cooper.<b> Ci sono un paio di scene che funzionano davvero bene a livello
di simbolismi, ma di cui non parlo per evitare spoiler del caso</b>. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/JMbTCYQN7l4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>American Sniper, ripeto, è un buon film, ma si pone diversi gradini
sotto un altro film dello stesso genere uscito qualche anno fa e di cui a
questo punto vi consiglio spassionatamente la visione: <i>The Hurt Locker</i>. Con quest'impostazione secondo me American Sniper avrebbe potuto funzionare decisamente molto meglio.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-53147898720177919652015-01-05T14:58:00.002+01:002015-01-05T16:52:35.925+01:005x02 - Galavant: canterete il suo nome<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/galav01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/galav01.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Cavalieri, spade, dame in pericolo e... canzoni demenziali. Questi sono gli ingredienti <b>Galavant</b>, musical comedy di <b>ABC</b> di ambientazione fiabesca che strizza l'occhio ai più grandicelli. Nonostante non sia proprio il mio genere, il trailer (che avrete modo di visionare in coda alla recensione) mi aveva
incuriosito quanto bastava per dare un'opportunità al pilot che ho
trovato <b>sorprendentemente leggero e godibile</b>. La trama non ve la
racconterò perché <b>nel giro di 20 minuti gli eventi si susseguono tutti
piuttosto freneticamente </b><span class="text_exposed_show">e il ritmo
della narrazione mi impedisce di accennarvi il plot senza incappare in
spoiler del caso, quindi vi basti sapere che la storia vede contrapporsi
il prode cavaliere Galavant contro l'armata del crudele Re Richard. <b>La
chiave di lettura predominante sono le canzoni</b> tutt'altro che smielate e
caratteristiche dei cliché tipici del genere ma molto intelligenti,
brillanti e con una punta di cinismo che non guasta, mostrandosi
complici alcuni riferimenti sessuali, un prodotto rivolto ad un pubblico
di giovani adulti più che ragazzini. Tuttavia anche i dialoghi riescono
a rendere spiritose scene che invece nella loro semplicità puzzerebbero
di già visto, e permettono di empatizzare con i personaggi di cui si
vuole prendere le parti (e mi spiace per l'eroe ma io sono fra le fila
del villain, Re Richard, magnificamente caratterizzato da <b>Timothy
Omundson</b> che ho imparato a conoscere ed amare in <i><b>Psych</b></i>).</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/galav00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/galav00.jpg" height="211" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Il prodotto si presenta come una miniserie di 8 episodi da 20 minuti
l'uno e non è chiaro se la storia avrà successive stagioni oppure no, in
quanto la <i>mid-season</i> è stata composta come <i>fill-in </i>per <i><b>Once Upon a Time</b></i>; credo che tutto sia riposto nelle mani degli showrunner che fin quando
sapranno rendere briose e fresche le sceneggiature episodio dopo
episodio guadagnandosi l'affetto degli spettatori, quest'esperimento
potrà ripetersi. Ma è difficile primeggiare su un network che è
tristemente famoso per il record di cancellazioni...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/1tUW86-hQz8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Siamo chiari: Galavant NON È un capolavoro e
tanto meno un titolo imprescindibile, ma non mira neanche ad esserlo. Se
cercate un prodotto frizzante e scorrevole con cui ingannare il tempo o
i momenti di noia sarà strapparvi più di qualche risata. </b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-32679032138956791952015-01-01T20:47:00.001+01:002015-01-01T20:47:21.420+01:005x01 - Marco Polo, tra storia e fantasy<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/mp_01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/mp_01.jpg" height="320" width="220" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Per evitare il
bandimento dalla Via della Seta dal Kublai Khan, nipote del terribile
Gengis, il mercante veneziano Niccolò Polo offre come pegno la vita di
suo figlio, Marco. Il ragazzo alla corte del conquistatore mongolo viene
sottoposto a lezioni di scrittura per imparare la lingua ed arti
marziali, poiché dovrà provvedere da solo alla propria difesa. Ben
presto il latino -così viene chiamato dagli orientali- si ritroverà
catapultato all'interno di intrighi e lotte di potere fra Mongolia e
Cina dove vestirà il ruolo di osservatore e consigliere, in cui la
guerra il più delle volte è un pretesto per portare a compimento i fini
personali di chiunque parteggi per le parti in causa.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/mp_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/mp_02.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Questo è solo l'incipit di <b>Marco Polo</b>, un esperimento mediatico globale di proporzioni inaudite: la
produzione dei dieci episodi che compongono la prima stagione ha
superato i 90.000.000 $. Budget impiegato nelle spettacolari riprese in
esterno all'interno dei territori in cui la storia viene esplorata
(Italia, Mongolia, Cina e Turchia) ed aver impiegato migliaia di
comparse (seconda in numero solo a <i><b>Game Of Thrones</b></i>),
oltre che per la costruzione di imponenti set e il noleggio di
strutture fatiscenti e la scelta di un cast internazionale di livello.
Infatti, ci verrà subito facile riconoscere nei volti di Niccolò e Marco
rispettivamente <b>Pierfrancesco Favino</b> (non nuovo ai blockbuster
internazionali quali <i><b>Angeli & Demoni</b></i>, <b><i>World War Z</i> </b>e <b><i>Rush</i></b>) e <b>Lorenzo
Richelmy</b> (<b><i>Sotto Una Buona Stella</i></b>, <i><b>100 Metri dal Paradiso</b></i>, <i><b>I Borgia</b></i>),
così come apprezzare le performance di figure di spicco del cinema
asiatico quali <b>Benedict Wong</b> (<b><i>Kiss Kiss Bang Bang</i></b>, <b><i>Prometheus</i></b>, <b><i>Kick-Ass
2</i></b>) e <b>Chin Han</b> (<i><b>Il Cavaliere Oscuro</b></i>, <b><i>Captain America: The Winter Soldier</i></b>,
<b><i>2012</i></b>), tutti nomi di professionisti che oltre che consolidare il
proprio talento al cinema ed in televisione hanno formato le basi della
propria carriera direttamente a teatro.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/mp_03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/mp_03.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Ma se Marco Polo è
senz'altro un prodotto ben confezionato nel suo involucro, non risulta
certo trascurato nei contenuti</b>: una fotografia ed una regia di livello
in grado di farlo competere con prodotti quali <i><b>Breaking Bad</b></i>,
una sceneggiatura vincente tanto realistica negli eventi storici quanto
romanzata nelle situazioni sentimentali, dialoghi brillanti e
personaggi a cui è davvero impossibile non affezionarsi. Le motivazioni
che armano i singoli personaggi sono credibili, realistiche e per nulla
scontate, e la storia in un crescendo avvincente di colpi di scena
regala villain carismatici ed un grande cliffhanger finale. Particolare
cura è stata donata anche alla colonna sonora d'impatto ed incisiva
specie nelle lunghe sequenze d'azioni acrobatiche e ottimamente
coreografate nella loro tecnica che nonostante la freniticità risultano
sempre fruibili nel più piccolo passaggio.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hB-ltNasHVw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>È difficile trovare
difetti in Marco Polo, probabilmente la si potrebbe definire una serie
non per tutti: davanti ad un calibro tecnico e narrativo di questi
livelli, una sceneggiatura impegnata ne è la naturale conseguenza e chi
cerca storie contemporanee e leggere con un linguaggio più dinamico,
fresco e popolare sicuramente potrebbe non apprezzare il masterpiece
curato da The Wenstein Company. Se questo è l'andazzo che la serie avrà
per le successive stagioni, Marco Polo non solo si confermerà una
visione obbligata quanto imperdibile per gli amanti di televisione di
qualità, ma la migliore serie tv Netflix ad oggi prodotta, superando
anche <i>Orange Is The New Black</i> ed <i>House Of Cards</i>.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-90568922661169450422014-12-28T02:30:00.002+01:002014-12-28T02:51:41.015+01:004x24 - Il Ragazzo Invisibile che andava visto<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" style="text-align: center;">
<b>Il Ragazzo Invisibile</b> mi ha letteralmente spaccato a metà.<br />
Alcune cose funzionano sorprendentemente bene per essere una produzione italiana, altre invece vanno molto male proprio perché sono cliché tipici delle produzioni nostrane... ma bando alle ciance e come Salvatores ha sperimentato qualcosa di nuovo portando questo film al cinema, io farò altrettanto scostandomi dalle solite recensioni e limitandomi ad elencare <span style="color: #38761d;">cosa funziona</span> (in verde) e <span style="color: #cc0000;">cosa non funziona</span> (in rosso) qui di seguito.<br />
<br />
<a href="http://stringtheory.altervista.org/iri00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/iri00.jpg" height="320" width="221" /></a><span style="color: #38761d;"> </span><br />
<br />
<span style="color: #38761d;">Gli "Speciali". Il Ragazzo Invisibile mostra <b>la creazione di una
mitologia ben studiata, ambiziosa e piuttosto estesa</b> su un ramo
internazionale e di un mondo talvolta solo accennato che offre margine
di esplorazione in eventuali sequel, prequel e spinoff se non persino in
un ambiente cross-mediale (del resto già esistono il romanzo ed una
miniserie a fumetti).</span><br />
<br />
<span style="color: #38761d;"> </span><span style="color: #cc0000;">La prima cosa che salta all'occhio è <b>il target del casting</b>. All'estero prendono over20 per interpretare teenager:
vedi un ragazzo che sembra un po' più grande della sua età e forse anche
più sgamato. Artificioso? Sì, ma funziona ai fini narrativi, e quindi
può starci. Nello stivale si è scelto di seguire il procedimento
opposto: per interpretare i teen di turno si è ricorso quasi a dei
pre-adolescenti. <b>I protagonisti si esprimono male, mostrano infantilismo
ed ingenuità</b> tipiche di bambini di quinta elementare se non della prima
media: non c'è voglia di divertirsi in linea con l'età, sono totalmente
assenti pulsioni sessuali e c'è una visione dell'amore romantica per
nulla in linea al testosterone contemporaneo, figlio della tecnologia e
precoce nei concetti quanto negli approcci.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/iri02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/iri02.jpg" /></a></div>
<br />
<span style="color: #38761d;"> <b>Le scene d'azione sono ben realizzate</b>:
coreografia dei combattimenti di buon livello, spettacolarità nella
regia delle inquadrature ed effetti speciali dosati ma ben credibili (a
tal proposito, il trailer è completamente fuorviante). Nulla che faccia
gridare al miracolo se paragonate a produzioni estere, ma la marcia in
più si vede eccome e tale gli va riconosciuta.</span><br />
<br />
<span style="color: #cc0000;"><b>I cattivi sono un
frutto di stereotipi completamente slegati al contesto storico</b>. La
storia si svolge ai giorni nostri ma i nemici sembrano provenire
direttamente dagli anni "80, e non nell'accezione positiva del termine.
Si è scelto di dare un'impronta originale agli heroes, perché non fare
altrettanto coi villains di turno senza cadere nei cliché tipici che
puzzano di già visto in altri film?</span><br />
<br />
<a href="http://stringtheory.altervista.org/iri01.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/iri01.jpg" /></a><br />
<br />
<span style="color: #38761d;"><b>Una profonda
consapevolezza delle radici italiane</b> si respira dall'inizio alla fine e
questa volta in accezione estremamente positiva. Si vede che ci si trova
di fonte ad un prodotto nostrano, ma trattare il tema di conseguenza
ripaga eccome mostrando una nuova chiave di lettura interessante e che
con un cast un po' più maturo e con esperienza avrebbe sortito
un'impressione ulteriormente positiva.</span><br />
<br />
<span style="color: #cc0000;"><b>Michele non si diverte. </b>Un
adolescente che ottiene il potere dell'invisibilità sa fin troppo bene
come usarla (siamo stati tutti adolescenti, e tutti almeno una volta ci
abbiamo pensato), e lo spettatore non riesce ad immedesimarsi nel
protagonista che sembra gestire i poteri stessi come se fosse un adulto
tormentato. E questo va in netta controtendenza a quanto mostrato col
punto uno di cosa non funziona (leggete sopra)! Si passa dall'essere
bambini all'essere adulti a seconda del contesto, ed essendo un percorso
di formazione manca la parte fondamentale: l'adolescenza, la via di
mezzo che non si respira nel corso della storia.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fYZSjApokDk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<b>Gabriele Salvatores ha realizzato un esperimento incredibilmente
coraggioso che colpisce e sorprende in diversi punti (il secondo ed il
terzo atto in particolare), ma si vede che non mastica il ramo
supereroistico dato che attraverso il fantastico scorda di trattare
concetti importanti come il divertimento e la spettacolarizzazione (fine
a sé stessa e non per un bene più grande), spingendo a più riprese il
piede sull'acceleratore del consueto pippone italiano che poteva essere
evitato o trattato in modo completamente diverso per svecchiare ancora
di più un progetto che con tutte le ingenuità del caso nel complesso si
presenta parecchio interessante. Il Ragazzo Invisibile non mi ha
completamente soddisfatto ed è pieno di difetti, ma non mi fa
rimpiangere la spesa del biglietto perché è stato in grado di mostrarmi
una nuova faccia del cinema italiano che ci ha provato ed io a questo
tentativo ho sentito il bisogno di dare almeno un'opportunità. Fosse solo per non trovarmi in mezzo a quella mandria di ipocriti che
ripete fino allo sfinimento quanto in Italia si facciano sempre le
solite cose e poi non offre il suo supporto quando qualcuno (e in questo
caso un Premio Oscar) prova a cambiare le cose.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-87458327286172628372014-12-10T14:10:00.003+01:002014-12-10T14:10:36.394+01:004x23: The Librarians, il Doctor Who americano<div style="text-align: center;">
Ieri sera ho visionato la doppia premiere di <b>The Librarians</b>.<br />
E fra le altre cose, ci ho trovato <b>una biblioteca che viaggia nello spazio e nel tempo, un antico manufatto maledetto che trasforma la gente in
zombie, guerrieri ninja in Oklahoma e la spada nella roccia a
Buckingham Palace</b>. Già, come avrete intuito Il pilot mi è
piaciuto davvero tantissimo, ma prima di parlarvene però, urge una
piccola premessa.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><a href="http://stringtheory.altervista.org/lib00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lib00.jpg" /></a></b></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>The Librarian</b> è un franchise originale di <b>TNT</b> e <b>Warner</b>
del 2004, e nasce come tv movie che <b>racconta le avventure di Flynn
Carsen, bibliotecario della Metropolitan Public Library, il cui scopo è
proteggere manufatti dagli antichi poteri magici da potenti
organizzazioni criminali. </b>Al di sotto della biblioteca pubblica infatti,
ve n'è nascosta un'altra che esiste sin dall'alba dei tempi e che
possiede un proprio volere ed una propria identità, conferendo il titolo
di Bibliotecario ad un unico prescelto che verrà sostituito solo ed
esclusivamente al momento della sua morte. Il film piacque talmente
tanto che nel 2006 e nel 2008 diede vita a due seguiti formando una
trilogia. Solo lo scorso anno TNT decide di fare il salto trasformando
il brand in una vera e propria serie tv.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/lib02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lib02.jpg" height="179" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<b>La serie tv si pone come
sequel dell'omonima trilogia</b>, ma offre tutti gli elementi per
comprendere a pieno la mitologia della saga anche se non si è visto i
film. Senza addentrarmi più del dovuto nella trama vi basti sapere che
la Biblioteca sceglie per Flynn un Guardiano e per una serie di
circostanze che andrete a scoprire guardando la doppia premiere,
l'incontro di una squadra di apprendisti bibliotecari con diverse
abilità al di fuori del comune che andranno a compensarsi a vicenda.
Infatti, ciò che la serie tv vuole fare a differenza dei film è
introdurre un nutrito gruppo di protagonisti a cui il Bibliotecario
originale lascia il testimone (infatti Flynn è una presenza costante nel
pilot ma diventerà guest-star negli episodi a venire), con diverse
abilità e soprattutto approcci alla soluzione dei vari misteri che la
serie presenterà; questo dona respiro alla serie e getta anche alcune
incognite sul prosequio della stessa, riusciranno a sopperire il carisma
del Bibliotecario originale? Onestamente <b>i dubbi restano visto che
Flynn nei primi due episodi è stato il mattatore assoluto delle vicende,
rubando scena agli altri.</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/lib01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lib01.jpg" height="181" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>The Librarians non è una serie per tutti.<br /> Mi sento di consigliarla
spassionatamente a chi ha apprezzato prodotti quali Indiana Jones,
Doctor Who e Relic Hunter a cui attinge a piene mani. Quando
l'eccentrico e saccente Flynn si presenta dicendo: <i>"Sono il
Bibliotecario"</i>, nella vostra testa potete sentire <i>"Sono il Dottore"</i>; il
rapporto fra il Bibliotecario e il suo Guardiano ricalcano molto quello
del Dottore e della Companion mettendovi comunque del prorpio: Flynn
combatte ma non è un guerriero, all'azione mescola sempre ingegno e
scienza; e il mondo in cui i personaggi si muovono sfugge alle regole
sfidando l'impossibile e portando -letteralmente- qualsiasi cosa
all'interno della trama: dai vampiri ai cavalieri della tavola rotonda,
dai licantropi agli alieni, dai cyborg a Babbo Natale... chiunque e
qualsiasi cosa può diventare uno spunto narrativo per un episodio. Ed è
proprio questo elemento che non la rende una serie per tutti: solo chi
ha ben chiare le regole e i limiti di questo tipo di produzioni può
muoversi all'interno di esse trovandole davvero entusiasmanti e
divertenti, per altri potrebbe sembrare di avventurarsi in qualcosa di
trash senza precedenti. </b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-28538412136184700242014-12-04T19:34:00.004+01:002015-01-15T00:51:23.087+01:004x22 - The Brave. Or The Bow<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/crossover01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/crossover01.jpg" height="178" width="320" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b> </b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b>Che figata pazzesca.</b><br /> Tranquilli, che nonostante l'<i>hype</i> non farò spoiler.<br />
Dovrei uscirmene con qualcosa di un tantinello più eloquente, ma
davvero, è impossibile se siete amanti di supereroi, comics e derivati,
non risultare entusiasti da quanto è stato fatto nel crossover fra <i><b>Arrow</b></i> e <i><b>The Flash</b></i>. Suddiviso in due puntate di ambi gli show al loro ottavo episodio, la storia si mostra estremamente risp<span class="text_exposed_show">ettosa
delle nature dei due <i>format</i>, concedendo una visione alternativa dei
personaggi che tutti conosciamo senza snaturarne la scrittura: sappiamo
che a Central City ci sono metaumani, superpoteri e battute taglienti e
quasi tutto è possibile, così come sappiamo che a Starling City la città
è cruda, i nemici possono ucciderti a sangue freddo e si è costretti a
sporcarsi le mani perché il gioco si fa duro... e consci delle
rispettive chiavi di lettura di entrambi gli show, Barry ed Oliver si
misurano con i rispettivi difetti e si compensano con i rispettivi pregi
nell'approcciarsi al cattivone di turno e al primo vero e proprio
<i>teamup</i>: Barry è in grado di donare umanità, cuore e compassione ad
Oliver oltre che mettere a frutto la sua intelligenza e l'incredibile
supervelocità; dal canto suo Oliver ha esperienza e maturità e sa essere
un grande mentore per Barry riuscendo addirittura ad insidiarlo in
combattimento. </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/crossover00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/crossover00.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> <b>E la cosa più bella da appassionato di fumetti
oltre che fan di ambe le serie tv, è proprio riuscire a vedere come due
prodotti così diversi funzionino insieme nella maniera più armonica</b>: dai
personaggi secondari ai contesti narrativi, dalla colonna sonora che
arrangia i principali temi dei protagonisti l'uno nelle serie dell'altro
agli effetti speciali che uniscono i loghi degli show per celebrare
l'evento.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/4TU_1uyGAvU/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="https://youtube.googleapis.com/v/4TU_1uyGAvU&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="https://youtube.googleapis.com/v/4TU_1uyGAvU&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Il crossover ripaga citando a destra e a manca
personaggi dapprima solo accennati, la possibilità di un universo più
grande e condiviso da altri eroi di cui seppur non si parla
probabilmente sono sempre stati lì (che ci si prepari a cosa arriverà
POI?), attingendo a piene mani dalle mitologie dei rispettivi programmi
mostrandoci nuovi volti e vecchie conoscenze pronte a fare ritorno.<br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><a href="http://stringtheory.altervista.org/crossover02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/crossover02.jpg" height="234" width="320" /></a></b></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b>In conclusione, questo crossover rappresenta tutto ciò che un appassionato di comics
desidera. Conscio dei limiti, del target di riferimento della natura del
prodotto, TheCW ha pigiato il piede sull'acceleratore ed è andata
oltre, soddisfando a pieno le aspettative e lasciandomi per la prima
volta completamente appagato da quanto andavo guardando. Perché quindi
non darò 10 pieno? Perché siccome quest'esperimento è destinato a
ripetersi in futuro, auspico possa migliorarsi ancora di più. Ma
l'universo condiviso da DC Comics in tv funziona, eccome se funziona.</b><br /> <br /> Consigliatissimo.</span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-35968288903150716892014-11-12T01:06:00.002+01:002014-11-12T12:10:44.913+01:004x21 - La scrittura di Bruno Heller: parallelismi fra Gotham e The Mentalist<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}" style="text-align: center;">
Mi sono finalmente rimesso in pari con <b>The Mentalist</b>. Ero curioso di capire perché il pubblico dicesse che Bruno Heller "ha
rovinato tutto", ebbene, dopo l'episodio che chiude definitivamente il
conflitto con la nemesi della serie, Red John, sono riuscito a
scoprirlo: la serie è sottoposta ad un cambio di registro costante, in
cui si passa dalla commedia al sentimentale, dall'action
all'investigativo, da episodi prettamente verticali ad archi narrativi
composti da poche puntate... insomma, <b>gli ultimi episodi della settima
stagione di <i>The Mentalist</i> non sono altro che una fase embrionale di
quanto Heller sta facendo ora con Gotham.</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gvstm00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gvstm00.jpg" height="270" width="320" /></a></div>
<b> </b><br />
Lo spettatore tuttavia ha ben ragione di restare 'sorpreso', in quanto
nell'arco delle prime sei stagioni <b>Heller ha sempre seguito uno schema
fisso da cui non è mai uscito</b>: apertura stagionale collegata a Red John,
episodi di natura verticale che approfondiscono orizzontalmente la
crescita dei comprimari, mid-season finale ricollegato a Red John, altri
episodi di natura verticale con accenni al background dei vari
personaggi fra cui il protagonista, doppio season finale dedicato a Red
John con relativo cliffhanger annesso.<br />
<br />
La domanda sostanziale che lo spettatore si è posto è: <i>"ora che Patrick ha trovato Red John, che senso ha continuare la serie?" </i>Risposta: <b>The Mentalist è un percorso.</b><br />
<br />
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gvstm01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gvstm01.jpg" height="320" width="236" /></a><br />
<br />
Patrick è sempre stato ossessionato da John per quello che lui aveva
fatto alla sua famiglia e a tante persone lui care, in particolar modo <b>è
possibile leggere il rapporto Patrick/John come quello di Batman/Joker</b>
-con tutte le differenze e licenze creative del caso-, al punto che lo
spietato serial killer aveva condizionato anche i titoli di tutti gli
episodi della serie che dal pilot avevano il colore rosso... finché una
volta stanato e sconfitto il nemico, si scopre quello che spesso in
questo genere di brand non si esplora mai: le conseguenze dopo
l'epilogo, scoprire cosa viene dopo. Come passerà Patrick il resto della
propria vita? Quale sarà l'approccio al suo lavoro? Come gestirà le
conseguenze dei suoi gesti? Sarà in grado di aprire di nuovo il cuore a
qualcuno? A tutte queste domande Heller sta provando a darci una
risposta, e smetterà di farlo con la prossima stagione.<br />
<br />
<b>John era un punto d'arrivo, non il traguardo.</b><br />
Onestamente io mi sento di PREMIARE Heller, e non di condannarlo.<br />
Fa quello che qualsiasi autore teme di fare con la propria opera perché
teme il giudizio del pubblico: snatura, cambia, sperimenta, osa, prova,
tenta, scopre... ben venga chi esce dagli schemi e prova a fare
qualcosa di diverso, soprattutto riuscendovi! <b>Ci fossero più menti simili in tv, usciremmo dagli schemi canonici a cui la televisione ci ha abituati e rivaluteremo più facilmente alcuni generi che evitiamo di proposito!</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gvstm02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gvstm02.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<br />
Ora so che potreste
dirmi: <i>"ma se apprezzi questo schema in The Mentalist, perché lo hai
condannato in Gotham?"</i> Semplicemente perché <b><i>The Mentalis</i>t non è vittima
delle stesse ingenuità di Gotham!</b> La verticalità delle indagini è
originale, profonda e non stereotipata, i personaggi si muovono da soli e
con un percorso stabilito che non hanno fretta di percorrere, nessuno è
in scena forzatamente o interagisce con altri senza un motivo ai fini
di trama. Adesso i più puntigliosi diranno:<i> "ma Gotham è tratto da un
fumetto, non puoi pretendere che..."</i> ALT. Vi interrompo maleducatamente
per dirvi che l'approccio della serie è stato a più riprese
dichiaramente destinato ad un pubblico maturo, in grado di intrattenere
un pubblico di adulti, esattamente come <i>The Mentalist </i>che per certi
versi si è persino mostrato meno crudo di quanto ha fatto il prequel di <b>Batman</b>.<br />
<br />
<b>È per questo che mi arrabbio con Heller.<br />
Non perché "ha rovinato tutto" con The Mentalist, ma perché non è
riuscito a produrre la stessa qualità con Gotham</b>, quando si ha un
vantaggio aggiuntivo: la possibilità di esplorare personalità già
scritte da terzi ed il successo commerciale che ne deriva, anziché
sfruttare una proprietà originale. Questo comporta maggiori aspettative?
Assolutamente, ma anche ascolti più facili. Onestamente è più facile
portare ascoltatori e curiosità ad un prodotto che si presenta come
<i>"l'origine degli eroi e dei villain appartenenti all'universo del personaggio più carismatico e famoso di
DC Comics che oggi compie 75 anni"</i> che <i>"la storia di un mentalista che
prova a catturare il killer che gli ha ucciso la famiglia"</i>, è necessario
essere realisti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gvstm03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gvstm03.jpg" /></a></div>
<br />
Molti dicono che <i>The Mentalist</i> naviga in
cattive acque in termini d'ascolti, in realtà non è così: la serie ha
perso ascolti in seguito a questa sperimentazione, ma i risultati
s'attestano comunque al di sopra degli 11.000.000 solo in live,
figurarsi aggiungendovi i risultati di registrazioni, streaming legali e
repliche. E se questi sono gli ascolti OGGI, immaginate prima del
climax di Red John a che punto erano. Ricordiamoci che <i>Gotham</i> al suo
meglio non ha raggiunto i 9.000.000, un risultato molto buono per il
primetime<b> FOX</b> che però non è riuscito a mantenersi stabile e che
sicuramente visto quanto fatto da Heller stesso con <i>The Mentalist</i> su
<b>CBS</b>, è al di sotto delle aspettative previste.<br />
<br />
<b>Perché tutti questi parallelismi fra i due show?<br /> Perché fortunatamente<i> "tornerà la luce."</i> [cit.]</b><br />
<b>Gli ultimi due episodi di Gotham sono quanto di più mentalistiano sia
stato prodotto</b>: puntate con il carisma di un season finale e finalmente
una struttura fissa già usata prima (<b>la novità di questa settimana nel
registro di <i>Gotham</i> è che per la prima volta "non ci sono novità"</b>) che
consiste in: indagine verticale da una parte e prosecuzione orizzontale
dall'altra, ma con un approccio più maturo ed accattivante che strizza
sì l'occhio ai toni del fumetto e che si dimostra ancora piuttosto
ingenua, ma che porta alla luce l'introspezione dei personaggi, momenti
puramente action ed un attacco al capitalismo con analogie d'autore. Ora
i personaggi iniziano a muoversi da soli, chi prima sembrava dovesse
stare nella serie per inerzie e fosse rilegato a comparsate forzate con i
comprimari anche quando non aveva ragione di trovarsi lì ha uno scopo e
tutto sembra collegarsi in modo naturale e con i propri ritmi. <b>Gotham
sta iniziando a respirare rispettando la leggendaria mitologia dei
fumetti da cui è tratta e al contempo mettendo del proprio attingendo a
piene mani dall'esperienza che Heller ha accumulato negli scorsi mesi.</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gvstm04.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gvstm04.jpg" /></a></div>
<br />
<b>In ambito televisivo Bruno Heller è diventato uno dei miei autori
preferiti, ben lungi dalla perfezione ma allo stesso tempo estremamente
innovativo, ricco di personalità e coraggioso, e che va quindi premiato
perché prova a svecchiare un genere spiazziando il proprio pubblico con
risultati più riusciti di altri. Ora che ho visto come la stesura
di The Mentalist ha influenzato la prima stagione di Gotham, la
curiosità che mi preme di più assecondare è scoprire come la stesura di
Gotham influenzerà la stagione finale di The Mentalist.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-31795794149410607492014-11-04T22:45:00.003+01:002014-11-04T23:07:30.021+01:004x20 - Gotham: considerazioni e dubbi sotto l'ombrello del Pinguino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham700.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham700.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
Al settimo episodio, <b>Gotham</b> sforna una puntata dalla struttura
esclusivamente orizzontale e che ha ritmi, tensioni e colpi di scena
degni di un season finale. Continuo a ritenermi perplesso delle scelte
stilistiche di <b>Bruno Heller</b>: mescola elementi camp e grotteschi a
risvolti narrativi potenti, intervallando grandi idee ed esecuzioni
tanto povere quanto lineari. Questa altalena di qualità si sente sin dal
pilot e mette lo spettatore di fron<span class="text_exposed_show">te
ad un prodotto che alterna carisma e banalità con estrema naturalezza.
Viene spontaneo chiedersi se alcune cose sono state ponderate sin
dall'inizio o maturate a posteriori, certo è che<i> <b>"L'Ombrello del
Pinguino"</b></i><b> è ad oggi il miglior episodio dal lancio della serie e
racchiude situazioni, scenari e confronti che essendo un prequel si
pensava potessero giungere solo in un season finale se non
nell'avvicinarsi ad un series finale.</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham702.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham702.jpg" /></a></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ho sempre cercato di essere il più oggettivo possibile, e questo mi ha
portato ad essere parecchio duro nei confronti di Gotham, ma questa
volta mi riesce difficile bocciare <b>un episodio che tiene incollata
l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine.</b><br />
<br />
<b>Il problema a questo punto è quello che verrà poi. </b>Con una puntata a questi livelli come si può alzare ulteriormente la
posta in gioco per i successivi quindici episodi? Il timore è che ci sia
un grosso calo di climax ed un ritorno al cattivo della settimana con
verticalità annessa in attesa di altri momenti forti sparsi qua e là
-struttura che per altro Heller da anni usa già con <b>The Mentalist</b>- ,
lasciandomi un punto interrogativo grande quanto una casa sul
cliffhanger scelto per il finale di stagione. Il perché arrivo a
formulare queste congetture è presto detto: tutto ciò che pensavo (e
speravo) potesse succedere molto più avanti nella storia, è accaduto in
questa puntata, e per quanto riesca ad immaginare eventuali sviluppi di
alcuni personaggi, le pedine in gioco non potrebbero essere spodestate
visto che in futuro saranno ancora sulla scacchiera nei fumetti che
tutti conosciamo. Accade tutto troppo in fretta e non siamo neanche a
metà della prima stagione. E a questo punto rilancio un'ipotesi, <b>e se
Gotham avesse in mente l'utilizzo di timeskip? Far crescere i personaggi
grazie al passaggio generazionale permette di affrontare tematiche
altrimenti inesplorate e tenere sempre alti i livelli narrativi.</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham701.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham701.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>È
davvero presto per preoccuparsi, ma dopo cinque puntate così così, una
puntata molto buona ed un'altra eccezionale, la paura del Salto dello
Squalo è dietro l'angolo...</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-43570136584099087912014-11-04T16:46:00.001+01:002014-11-04T16:46:24.292+01:004x19 - Lucca Code & Indifferenza 2014<div style="text-align: center;">
Chiunque sia appassionato di fumetti, animazione, videogiochi, cinema e serie tv sa che può sfogare al meglio la propria passione alle fiere del fumetto, e in questo caso sa che il punto di riferimento principale in Italia resta <b>Lucca Comics & Games</b>. Eppure sono trascorsi più di cinque anni dall'ultima volta che ho partecipato a questa manifestazione.<br /><br /><i>"Porca paletta! Tanti per un nerd come te!</i>"</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/lucca00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lucca00.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E fate bene a pensarlo.<br />Eppure, se c'è una cosa che non ho mai apprezzato di Lucca Comics, è la <b>disorganizzazione</b>: troppa gente unita a spazi ristretti e condizioni metereologiche variabili (e in quel di novembre non proprio agibili), mi hanno sempre fatto desistere nonostante le succulente novità, le gustose anteprime e soprattutto le eccellenti presenze. Dopo due edizioni pessime ho voluto a distanza di tempo dare credito alla <i>"Revolution"</i> tanto proclamata dagli organizzatori: con i padiglioni divisi a zone settoriali sparse all'interno delle mura nella città sulla carta si avevano numerosi vantaggi: rendere partecipi le principali attività del capoluogo, smistare le lunghe code nelle varie strade e il pubblico settoriale, accogliere un'affluenza maggiore e rendere maggiormente caratteristico l'evento sono solo alcuni degli stessi. Il problema sostanziale è che questa cosa pare essere stata concepita solo superficialmente. Da quanto ho capito quest'edizione è stata un successo solo nel corso delle prime due giornate, giovedì e venerdì, perché sabato, la sola giornata in cui ho presenziato, ho avuto modo di girare con un afflusso considerevole solo nel corso delle prime ore della mattinata, successivamente non ho più avuto accesso a nessun padiglione e sono spesso rimasto inbottigliato in enormi ingorghi anche all'interno delle strade secondarie.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/lucca01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lucca01.jpg" height="165" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Ma questo non è che la punta dell'iceberg.</div>
<div style="text-align: center;">
I problemi ci sono sempre stati, ma mai come quest'anno: ore di fila anche per chi aveva acquistato il biglietto online pagando anche il supplemento della commissione, risse in
stazione per prendere il treno, incidenti stradali con conseguenti liti
fra locali e turisti, disabili ed anziani in difficoltà a causa della
maleducazione di alcuni nelle code, malori dovuti alla confusione,
sfondamento delle fila per accedere ad uno stand, persone che cadono dalle mura dopo esservisi arrampicate per sfuggire alle file incessanti di visitatori e che aggravano ulteriormente la loro condizione aspettando l'intervento dell'elisoccorso visto che le ambulanze erano bloccate dalla folla. <b>Lucca Comics & Games è diventato un evento di proporzioni così grandi da non essere</b><span class="text_exposed_show"><b>
più gestibile.</b> Ed è sbagliato rispondere con <i>"colpa vostra che ci siete andati
nel weekend, giovedì e venerdì era vivibile!"</i> perché in primo luogo la
gente in settimana LAVORA e chi organizza un evento che copre anche un
weekend spesso con ponti festivi annessi, dev'essere in grado di saperlo
gestire in TUTTI i giorni in cui l'evento perdura. </span>Lo scorso anno a Napoli -con il dovuto ritardo- si è giustamente
scelto di chiudere le biglietterie fisiche e le prenotazioni online del
Comicon, a Lucca le biglietterie sono rimaste in funzione incuranti del
fatto che per accedere ai singoli padiglioni servivano spesso più ore di
attesa, senza contare l'enorme disagio arrecato a chi in quella città
ci vive tutti i giorni dell'anno e magari se ne frega pure di fumetti,
videogiochi, cinema e cosplay. Il mio appello va alle case
editrici e di produzione: ha senso portare ospiti quali autori, registi
ed attori ad anteprime, conferenze ed incontri ad eventi a cui può
assistere solo il 20% dell'utenza totale quando va bene? Non è forse
meglio indirizzarli ad altre manifestazioni con forse un'affluenza
minore ma una gestione della situazione maggiormente adeguata?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/lucca02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/lucca02.jpg" height="214" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Perché è importante che case editrici e di produzione prendano una posizione al riguardo? Perché sono loro a rendere Lucca l'evento che è: la possibilità di incontrare personaggi di spicco, accapparrarsi anteprime o esclusive ed assistere a proiezioni, rendono quest'evento quello che è: tolte queste iniziative è una fiera del fumetto esattamente come tutte le altre in una città particolarmente evocativa. E siccome le pagine social dell'evento non ne parlano mostrando solo foto e contenuti felici e le principali testate d'informazione fanno altrettanto, nasce quindi il mio grido di sfogo. Ecco perché leggete certe cose, ecco perché guardate certe foto, per capire l'altra faccia della medaglia e che quest'evento così come viene gestito può risultare pericoloso e di questo passo, sicuramente lo sarà di più anche il prossimo anno se non si corre ai ripari.<br /><br /><b>Lucca Comics & Games è un'istituzione in Italia, e gran parte dello sdoganamento di questo mondo e di queste passioni lo si deve a questa manifestazione, ma parlarne esclusivamente bene dopo quanto accaduto, non può che nuocere ulteriormente alle prossime edizioni.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-55952966031967384612014-11-04T15:23:00.000+01:002014-11-04T15:28:02.135+01:004x18 - Un Film... Vittima degli Eventi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/dd00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/dd00.jpg" height="400" width="266" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Onestamente dopo la valanga di commenti entusiasti percepiti a <b>Lucca Comics & Games</b> pensavo di trovarmi di fronte a qualcosa di davvero figo, ed invece -e
forse sembrerò impopolare- ho trovato questo film davvero <b>noioso e poco
ispirato</b>. Nel corso dei cinquanta minuti si assiste ad una storia poco
consistente orchestrata in maniera <b>discontinua e confusionale</b>, che trova
una <b>conclusione piuttosto sbrigativa e forzata</b>. Ma non solo da un <span class="text_exposed_show">punto
di vista creativo il prodotto lascia a desiderare: l<b>a recitazione
risulta approssimativa</b>, Dylan è monointenzionale, Groucho da simpatico
passa nel giro di poche scene ripetitivo e fastidioso, comprimari fuori
personaggio e la dizione non si può sentire. Che senso ha poi collocare
lo studio di Dylan a Roma? Vedere personaggi inglesi con cadenze
italiane muoversi con naturalezza e richiami storici alla cultura e i
costumi del bel paese conservando però il loro background britannico fa
assumere alla produzione connotazioni semplicemente grottesche.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_show" style="text-align: center;">
Tutto da buttare? Assolutamente no. <b>Fotografia molto buona, costumi e scenografie sono caratteristiche e
d'atmosfera, la colonna sonora originale regala qualche traccia
ispirata, gli effetti visivi sono godibili e Milena Vukotić è sul pezzo,
per quanto sfruttata male dalla sceneggiatura.</b><br />
<b><br /></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><a href="http://stringtheory.altervista.org/dd01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/dd01.jpg" height="240" width="320" /></a></b></div>
<b><br />Quello che emerge
dalla pellicola è che ci sia amore nei confronti del personaggio di
Dylan e della mitologia creata da Sclavi, ma che si sia voluto
sperimentare troppo snaturando l'essenza degli stessi in alcuni contesti
ed esasperandoli in altrettanti, dimostrando che si poteva fare
decisamente di più (magari abbandonando alcune scelte stilistiche che
hanno rievocato la webserie <i>Freaks!</i>, e non nell'accezione positiva del
termine). Ciò non toglie che Dylan Dog: Vittima degli Eventi MERITA di essere visto, perché un progetto che nasce dalla passione dei fan e prova ad uscire dagli schemi tipici del panorama nostrano va incoraggiato e supportato a prescindere dai difetti sopra elencati che vanno ad intendersi come parere meramente personale. Se non l'avete ancora fatto, potete farlo qui:</b><br />
<br />
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9G62vLlqUBI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-35434231454982102392014-10-28T21:21:00.002+01:002014-10-28T21:21:32.395+01:004x17 - Gotham è un Enygma<div style="text-align: center;">
<b>Finalmente Gotham sforna una puntata davvero bella.</b> Il perché del titolo del post e dell'apparente incapacità grammaticale è spiegata qui di seguito, non preoccupatevi! Ma per spiegarvi perché questa volta elogio il serial di <b>FOX</b>, non ho
potuto risparmiarvi piccoli spoiler sparsi qua e là, leggete a vostro
discapito!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
La struttura narrativa della serie cambia per
l'ennesima volta. È la sesta volta consecutiva che Heller si diverte a
destabilizzare lo spettatore, e questa cosa in tutta onestà non mi
dispiace; in primo luogo lo spettatore non ha modo di costruirsi
consapevolezze e secondo ma non meno importante, non scatta la noia. C'è
ancora da chiedersi se il papà di <b>The Mentalist</b>
cambi continuamente struttura narrativa volutamente per disorientare il
pubblico o perché non ha ancora capito quale chiave di lettura dare
allo show.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x06a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x06a.jpg" height="224" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Due sono gli elementi principali introdotti in questo
episodio ad essermi piaciuti particolarmente: <b>i flashback e
l'introspezione psicologica, emotiva e personale dei comprimari.</b> Abbiamo
avuto modo di saperne di più sul passato di Bullock, e scoprirlo nella
sua inesperienza quanto di più simile a Gordon; di vedere un Edward
Nygma goffo ed impacciato ma armato di buone intenzioni incapace di
ritagliarsi un posto in una normalità che lo fa sentire ancora più
disadattato e un Oswald coccolato, servito e riverito da una madre
gelosa, protettiva e disperata. Sono sfumature differenti ma al contempo
interessanti, che ci forniscono un quadro generale dei personaggi molto
interessante. L'indagine di turno non brilla per l'ennesima volta di
originalità ma si presenta meno lineare del solito. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Per la prima
volta c'è stato un risvolto narrativo che non avevo previsto </b>che
riguarda Gordon e che porta in gioco una posta più alta oltre che un
cliffhanger interessante... che però avrebbe sortito un effetto maggiore
se non l'avessero preso pari pari solo tre episodi fa. Non riesco a
capire se il Pinguino sia solo un freddo calcolatore arrivista e
spietato che usa tutto e tutti (ma in quel caso il suo percorso avrebbe
dovuto sortire già effetti più duraturi molto tempo prima) o se
diventerà tale dopo aver ricevuto delusioni da parte di Gordon, l'uomo
verso cui nutra un minimo di gratitudine, stima e soprattutto fiducia.
Non riesco a capire se Nygma provi veramente ad inserirsi nella società
per amalgamarsi alla stessa o se finga reprimendo un'altra natura...
potrei formulare delle congetture o seguire il mio istinto, ma Heller in
tutta onestà mi ha depistato talmente tante volte dall'inizio che forse
ora le interviste rilasciate mesi or sono sulle "effettive intenzioni
dei personaggi mascherate da atteggiamenti equivoci" potrebbero trovare
fondamenta.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x06b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x06b.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>I difetti rimangono</b>: il flashback rivela che Bruce
oggi ha 10 anni, ed un bambino di quest'età non può ragionare ed
esprimersi come ha fatto nello scorso episodio. O ci rivelano che il
giovane Batman ha un Q.I. sopra la media o la credibilità scende
letteralmente sotto i piedi! E nonostante un'indagine più elaborata del
solito, la semplicità delle parti crime rimane sempre al di sotto della
media per il target di riferimento scelto, ma almeno abbiamo una Selina
che inizia a trovare un senso in questa storia, una Barbara che torna ad
uscire dall'appartamento a cui era rilegata perennemente svestita ed un
approfondimento psicologico con spunti interessanti. Per un attimo ho
sperato dopo l'approccio camp de Balloon Man, che Heller volesse
introdurre anche il sovrannaturale ma così non è stato, poco male per
l'esito finale dell'episodio.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Nonostante sfrutti i personaggi dal
richiamo commerciale più noto a livello internazione, Gotham continua
ad essere la serie più debole fra quellee DC Comics attualmente in onda, ma personalmente ho trovato quest'episodio il migliore dal lancio della serie per tematiche e contenuti. Speriamo in un costante miglioramento!</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-44054640615957689862014-10-24T15:43:00.001+02:002014-10-24T15:43:59.516+02:004x16 - The 100: Secondo Atto<div class="_5pbx userContent" data-ft="{"tn":"K"}">
<div style="text-align: center;">
<b>The 100 ritorna con una premiere davvero buona.</b> Ricordiamo da dove nasce questo progetto: quasi tre anni fa, <b>TheCW</b> ha capito con <i><b>Arrow</b></i>,
che è possibile produrre show di qualità riducendo all'osso il
fanservice e trattando con più rispetto l'intelligenza del target di
riferimento principale del network, gli adolescenti e i giovani adulti.
Con questa premessa, <b>Warner</b> ha stanziato un alto budget per realizzare
un prodotto che racchiudesse alcuni elementi chiave di brand di culto
quali <i><b>The Hunger Games</b></i> e <i><b>LOST</b></i>, adattandoli per logica all'età del proprio pubblico.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/100_01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/100_01.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Nasce così <b>The 100</b>, che vede <b>protagonisti 100 adolescenti spediti sulla
Terra da una stazione orbitante per saggiare se la superficie del
pianeta sia tornata abitabile in seguito ad una guerra nucleare che ha
devastato il globo e costretto quel che resta della razza umana ad un
esilio nel cosmo della durata di un secolo</b>. Una volta giunti sulla Terra
però il gruppo ha fatto numerose scoperte: <b>agguerrite tribù indigene,
mutanti, una nebbia assassina e numerosi pericoli</b>, primo fra tutti
l'esuberanza e l'irriverenza tipica dell'adolescenza di alcuni bulli
all'interno nel gruppo.</div>
<div style="text-align: center;">
Riusciranno i 100 a sopravvivere e a
contattare gli adulti nello spazio per convincerli a tornare o
soccomberanno alle nuove minacce della Terra?</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/100_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/100_02.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Questo l'incipit narrativo della serie. <i>The 100</i> è un ibrido, e come tale per il cane <b>presenta numerosi spunti interessanti
ed innovativi, ma anche molti difetti</b>. Le situazioni
sentimentali dei protagonisti talvolta sono state così marcate da
mettere in secondo piano eventi più importanti e vanificando così la
tensione e il phatos creatosi dagli episodi più validi, riprendendosi
tuttavia negli ultimi episodi e regalando un season finale molto
soddisfacente. Tuttavia ci si può passare sopra se pensiamo a quanta <b>
azione, fantascienza, ed elementi horror e splatter</b> sono stati
introdotti nella serie, osando inquadrature che non si erano viste
neanche nel prodotto di punta del canale, Supernatural.
L'approccio a questa seconda stagione pare il medesimo del finale di
stagione, offrendo una premiere accattivante e con molti spunti
narrativi interessanti: <b>la mitologia di The 100 è davvero amplia e
finisce con l'arricchirsi sempre di più mostrando nuovi personaggi,
nuovi luoghi e tante, tantissime sottotrame da approfondire</b> sulla Terra
come nello spazio, e dicendo al pubblico che c'è davvero molto di cui
parlare e da mostrare. Ennesimo punto a favore dello show, è un cambio
di registro nella scrittura: <b>Clarke</b>, la protagonista della serie a cui è
stato puntato il dito contro nel corso della prima stagione perché era
monoespressiva e assente di carisma e carattere, in questa premiere
mostra notevoli passi avanti approfondendo anche il suo background
emotivo e rendendola più simpatica allo spettatore.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/100_03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/100_03.jpg" height="320" width="286" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>So che i contro sono meno dei pro, e questa situazione per la tipologia
del prodotto potrebbe riservarmi amare sorprese per il futuro, ma
questa premiere mi ha sorpreso positivamente ed intrattenuto meglio di
quanto pensassi e non posso che mostrarmi speranzoso per il prosequio.</b></div>
</div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-7967046267659775892014-10-23T15:19:00.002+02:002014-10-23T15:19:44.772+02:004x15 - The Affair: ragione, sentimento e bugie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/affair00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/affair00.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Tra i nuovi drama più interessanti della stagione c'è <b>The Affair</b>. La serie di <b>Showtime</b> (network che ha dato i natali a <i><b>Dexter</b></i> e <i><b>Shameless</b></i>)
racconta le vicessitudini di un relazione extra-coniugale fra un uomo
ed una donna entrambi sposati. So già cosa state pensando: e dov'è la
novità? Cos'ha di tanto interessante? La particolarità è insita nel modo
in cui essa ci viene mostrata. <b>Gli episodi della durata di un'ora,
vengono divisi in due segmenti da trenta minuti in cui ci vie</b><span class="text_exposed_show"><b>ne
raccontata la stessa storia dai punti di vista di lui e lei con
all'interno sostanziali differenze che ne cambiano la percezione di chi
le ascolta.</b> E ad ascoltarle a tal proposito non siamo solo noi in quanto
pubblico, ma anche<b> un detective</b> che fa domande specifiche alla coppia
incriminata... incriminata di cosa poi non si sa, ma da quella fuga dal
matrimonio è sicuramente scaturita una grossa tragedia che agli
spettatori non è dato sapere e che fa sì che i protagonisti poco per
volta ci racconteranno a posteriori.</span></div>
<div style="text-align: center;">
In The Affair si trova la sensibilità introspettiva dei silenzi e delle
inquadrature pregne di dettagli e sguardi che rivelano più di mille
parole già assaporate in<b> <i>Rectify</i></b>, e la narrazione a posteriori (soggettiva) già sperimentata in <i><b>True Detective</b></i>,
e qualcosa di nuovo e personale a livello stilistico che riesce a
calamitare l'attenzione dello spettatore che vuole saperne sempre di
più.</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/affair02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/affair02.jpg" /></a><br /> </div>
<div style="text-align: center;">
Da un punto di vista artistico ci si trova di fronte ad <b>un
concentrato di quotidianità pieno di virtuosismi ed esercizi di stile</b> in
cui ci si chiede chi dei due abbia ragione nel suo racconto, chi mente e
se in realtà mentono entrambi e ci verrà poi mostrata una terza
versione della storia, cosa muove i loro gesti e le loro ragioni e
soprattutto cosa è successo e perché si trovano costretti a raccontare
questa storia alla polizia. Lo show vede nel suo cast: <b>Dominic West </b>(<i><b>The Wire</b></i>), <b>Ruth Wilson</b> (<i><b>Luther</b></i>, <b><i>Saving Mr. Banks</i></b>), <b>Maura Tierney</b> (<b><i>Rescue Me</i></b>,<b><i> The Good Wife</i></b>), <b>Joshua Jackson</b> (<i><b>Dawson's Creek</b></i>, <i><b>Fringe</b></i>) e <b>Colin Donnell</b> (<b><i>Arrow</i></b>).</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/affair01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/affair01.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Da un punto di vista puramente tecnico, la regia è pregna d'atmosfera e
di forte impatto, delicata ed al contempo sofferente, le inquadrature
sono potenti e metafisiche, la colonna sonora dosata ed incisiva, il
prodotto confezionato cattura l'interesse e spinge a volerne ancora ed
ancora.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Non ho idea se The Affair sia o meno una serie antologica o se
intende proseguire per più stagioni, in caso non è un prodotto destinato
alla lunga serializzazione o rischia di perderne la qualità e
snaturarne le intenzioni, i primi due episodi però sono promossi senza
riserve.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-21651889466829986912014-10-22T19:04:00.003+02:002014-10-22T19:05:23.503+02:004x14 - Come un Fulmine!<div style="text-align: center;">
<b>The Flash</b> continua la sua corsa in tv con un avvincente terzo episodio. Se fino allo scorso anno avrei detto che <b>Arrow</b> è il miglior comicshow ad oggi realizzato, il velocista scarlatto
potrebbe a fine stagione strapparvi il primato se continuerà per i
rimanenti 20 episodi (sì, <b>l'ascesa degli ascolti e il successo di
pubblico e critica ha convinto TheCW a rinnovarlo per una stagione
completa di 23 episodi</b>) a regalare queste sceneggiature pregne d'azione,
comicità, dramma e gra<span class="text_exposed_show">ndi effetti speciali.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/theflash1x03a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/theflash1x03a.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Particolare cura questa volta è stato dato agli <i>easter egg</i> e i rimandi
nascosti nei dialoghi (tre frasi in particolare si presenteranno
deliziose se siete amanti del <i>Flash-Universe</i>) e all'introduzione di un
nuovo personaggio molto noto ai fan di <b>The Tomorrow People</b> oltre che di un edificio che ricoprirà un ruolo
importante nel corso della prima stagione. La struttura narrativa è
piuttosto semplice: agli episodi prettamente verticali a cui s'aggiunge
il supervillain della settimana, si alternano flashback riguardanti i
personaggi dello show e una trama orizzontale che lentamente e a piccole
gocce mostra le sue radici ben prima di quanto potessimo immaginare...
ma bando agli spoiler, scoprirete man mano che guardate l'episodio a
cosa mi riferisco.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/theflash1x03c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/theflash1x03c.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Inutile dire che il pubblico si aspetti
maggior importanza data all'orizzontalità della sceneggiatura, ma Barry
non è ancora Flash, la gente non sa ancora che è lì fuori per salvar
loro la vita, e il suo team di aiutanti non è ancora diventato chi
dovrebbe diventare, quindi possiamo considerare tutto questo un enorme
prologo prima di quello che dovrà arrivare, e che ci è stato fatto
capire, arriverà prima di quanto si creda.<br />
<br />
<b>The Flash è uno show
leggero e godibilissimo che ha margine di miglioramento ma senza dubbio
sa come vendersi bene e che con molto rispetto per il fumetto da cui è
tratto, regala allo spettatore esattamente ciò che desidera vedere.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-21021139855215575272014-10-22T15:46:00.000+02:002014-10-22T15:46:14.049+02:004x13 - Il Walzer di Gotham<div style="text-align: center;">
Siamo al quinto episodio di<b> Gohtam</b>.
Confermo quanto espresso con il quarto dicendo che la serie o è alla
disperata ricerca di uno stile o è un <i>amalgam</i> di tutto e un po' e si
diverte a disorientare lo spettatore. A <b>Bruno Heller</b> va riconosciuto il
coraggio (o la sconsideratezza, me ce ne renderemo conto a posteriori)
di non riproporre mai lo stesso format mettendo di volta in volta
elementi differenti, la new entry della settimana? <b>La superforza</b>.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5b.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Senza fare spoiler, possiamo dire che l<b>a mitologia del <i>Bat-Universe</i> ha
messo qualche tassello in più </b>con l'entrata in scena di un elemento che
molti me compreso, attendevano; tuttavia mi trovo costretto per
l'ennesima volta a placare il mio ego da <i>fanboy</i> per difetti nella
sceneggiatura che non possono davvero, non essere notati. <b>È
prerogativa di Gotham fare due passi indietro per ogni passo avanti</b>,
quindi gettatevi in questo ballo con me per capire cosa è funzionato in
questa puntata...</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
- il rapporto tra Bruce ed Alfred: è davvero emozionante ed istruttivo, pregno di carisma e dialoghi interessanti;<br />
- la caduta del Pinguino: ci è stato mostrato solo quattro episodi fa
come l'ultimo dei lacché e nel giro di poco era diventata un'incredibile
mente del crimine, c'era da chiedersi come fosse possibile che poco
prima fosse la pedina sacrificabile... e infatti Maroni, meno
psicopatico ma con più esperienza non ha perso tempo a fargli capire chi
comanda. La sua escalation al potere sarebbe stata davvero troppo
veloce;<br /> - Nygma mostra ancora la sregolatezza tipica del genio, ma
adesso se non altro parla come una persona normale e senza uso di enigmi
ad ogni frase neanche fosse autistico;<br /> - dopo il grottesco
burtoniano ora tocca allo sci-fi con l'ingresso della superforza e di
quegli elementi tipicamente fumettistici che ai lettori piacciono tanto,
e gli effetti visivi sono stati curati discretamente bene.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
... e cosa invece no:</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
- Bruce è furbo, scaltro, intelligente ed arguto: quando lo vediamo
esplorare fascicoli, ritagli di giornale, studiare uno schema e
interrogare un'adulta, vediamo Batman. Tutto molto bello, peccato che
Bruce fino a qualche puntata fa e di conseguenza nella storia, poco più
di un paio di mesi, era un semplice bambino come tanti altri e la sua
evoluzione è troppo brusca e forzata per risultare credibile. L'unico
modo per gestire bene questa evoluzione è mostrare tramite accenni e
flashback magari con il padre Thomas, il perché Bruce avesse avuto da
sempre questa precocità;<br /> - Selina. Non aveva alcun motivo per
trovarsi nella storia, c'è un'intera città da esplorare e in cui rubare,
ma a quanto pare farlo davanti a Gordon e comparire a forza in una
puntata in cui non era necessaria la sua presenza era inevitabile a fini
narrativi... e vabbè;<br /> - le indagini procedurali sono sempre
ingenue, veloci ed elementari, e se è possibile chiudervi un occhio
quando il cattivo della settimana agisce solo ed esclusivamente in
fruizione della trama orizzontale, non è plausibile quando la
verticalità procede per conto suo (da una parte il Viper, e dall'altra
la diatriba Maroni/Falcone).</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x5a.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Fatico davvero a definire Gotham.<br />
È un prodotto che sicuramente può piacere ad una parte di fan così come
può deluderne un'altra, può intrattenere ed esaltare alcuni come può
far storcere il naso ad altrettanti, ma dopo le premesse iniziali più
che essere "la serie dell'anno" può diventare "il guilty pleasure
dell'anno". Uscendo dalla soggettività dell'appassionato in cui il
prodotto può benissimo soddisfare e piacere, nell'oggettività dello
spettatore si evince che questo prodotto fatica a ritagliarsi
un'identità costruttiva e a gestire con coerenza tutti i personaggi che
forse troppo velocemente ha deciso di introdurre, ma si vede anche che
Heller prova a correggere il tiro di volta in volta, spesso riuscendovi e
spesso no, quindi prima di una sentenza definitiva è giusto continuare a
seguire cosa succede a Gotham.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-2481524435511135112014-10-15T13:50:00.000+02:002014-10-15T13:50:46.421+02:004x12 - Gotham: alla ricerca di uno stile.<div style="text-align: center;">
Faticavo ad inquadrare <b><a class="profileLink" data-hovercard="/ajax/hovercard/page.php?id=693029617393698" href="http://lateoriadellestringhe.blogspot.it/2014/10/4x10-gotham-1x03-eppur-si-muove.html">Gotham</a></b>.<br />
E avevo i miei motivi per farlo: per quanto la storia sia piuttosto
chiara e i personaggi restino fedeli a loro stessi di episodio in
episodio, c'era qualcosa che mi disorientava sin dalla prima puntata, e
lo fa tutt'ora, la differenza è che ho capito cos'è quel qualcosa: lo
<b>stile</b>.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/penguin.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/penguin.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Gotham è alla ricerca di uno stile, o se ne ha uno è
volutamente confusionario volto a disorientare lo spettatore</b>: il
registro procedurale adottato nel primo episodio<span class="text_exposed_show">
è simile a quello improntato nel secondo che però se ne discosta un
poco introducendo altre tematiche, mentre nel terzo si cambia
completamente sforando nel grottesco e nel surreale, per poi piombare
nel poliziesco action e cospiratorio nel quarto. Non so cosa aspettarci
precisamente nel quinto, però è chiaro che nel giro di una manciata di
episodi Heller ha trovato l'equilibrio migliore per la produzione: un
caso verticale in cui il cattivo della settimana è perfettamente
inserito all'interno della trama orizzontale e opera in fruizione della
stessa (cosa che ha già ripreso <b><a class="profileLink" data-hovercard="/ajax/hovercard/page.php?id=104137579724283" href="http://lateoriadellestringhe.blogspot.it/2014/10/4x01-arrow-3x01-quante-frecce-allarco.html">Arrow</a></b>
in diversi episodi della sua seconda stagione). Così facendo <b>la storia
viene affrontata su due fronti</b>: l'indagine di Gordon e Bullock da una
parte e le storie di tutti gli altri personaggi che direttamente o
incosapevolmente si muovono nella stessa contribuendo in prima persona o
pagandone le conseguenze indirettamente, dall'altra.</span> <b>Questo schema narrativo funziona</b> e inizia a mostrare i frutti del suo
lavoro, portando in scena personaggi accattivanti e giochi di potere che
chiamano in causa più pedine lasciando presupporre che qualcosa di
grosso, pericoloso e incontrovertibile si appresti ad accadere.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Leggendo qua e là mi è capitato di imbattermi in diverse opinioni con
cui mi trovo in disaccordo: da un lato c'è chi a Gotham imputa una
presunta verticalità che però ora è presente solo per agevolare la
narrazione palesemente orizzontale, dall'altro c'è chi l'osanna a
capolavoro quando il prodotto è visibilmente pieno di ingenuità e
talvolta forzature su cui verso qualsiasi altra produzione si sarebbe
puntato il dito, ma stavolta no, perché -ed Heller secondo me è
perfettamente conscio di questa cosa- è dell'universo di Batman che si
sta parlando, e allora per amore verso questa città e i pericolosi
personaggi che la popolano, ci si può tranquillamente passare sopra. </b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-6398833555738013832014-10-09T18:20:00.000+02:002014-10-15T13:48:02.037+02:004x11 - Arrow 3x01: quante frecce all'arco di Oliver (e di TheCW)<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">uovi
personaggi, colpi di scena, azione, lavoro di squadra, dramma, carisma,
risate, crossover, easter egg ed un finale incredibile: <b>è Arrow che torna con una premiere ESPLOSIVA.</b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b></b></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01a.jpg" height="224" width="320" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> Se oggi i palinsesti dei più svariati network sono ricolmi di serie tv
ispirate ai fumetti, lo si deve all'ottimo lavoro che <i><b>TheCW</b></i> ha svolto
con la prima stagione di Arrow, riuscendo dove non vi erano riusciti
altri pr<span class="text_exposed_show">odotti sul generis come
<b><i>Smallville</i></b>, <i><b>Heroes</b></i> e <b><i>No Ordinary Family</i></b>: trattare in maniera avvincente,
credibile e pertinente il prodotto, avendo rispetto del pubblico
principale dello stesso, i fan. Al termine della prima spettacolare
stagione, <b>Marvel</b> si lanciò nell'impresa con <i><b>Agents of S.H.I.E.L.D.</b></i>
maturando riscontri altalenanti di pubblico e critica, ed oggi abbiamo <a href="http://lateoriadellestringhe.blogspot.it/2014/10/4x06-preview-impressioni-dal-pilot-di.html" target="_blank"><b><i>The Flash</i></b></a>
ambientato nello stesso universo narrativo del Freccia Verde
televisivo, ma anche <i><a href="http://lateoriadellestringhe.blogspot.it/2014/10/3x05-prime-impressioni-caldo-sulla.html" target="_blank"><b>Gotham</b></a></i>, <i><a href="http://lateoriadellestringhe.blogspot.it/2014/10/4x07-preview-impressioni-dal-pre-air-di.html" target="_blank"><b>Constantine</b></a></i> e prossimamente <i><b>Supergirl</b></i>, <i><b>i
Teen Titans</b></i>, <i><b>Daredevil</b></i> e molti altri ancora.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01b.jpg" height="304" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> Questa
premiere si svolge 6 mesi dopo gli eventi raccontati al termine della
seconda stagione, e ci presenta un contesto stravolto ma permeato da un
certo equilibrio in cui le cose per il Team Arrow sembrano ad iniziare a
funzionare: il Detective Lance è ora a Capo delle forze di polizia ed
ha proclamato pubblicamente il suo appoggio ad Arrow, Laurel ha
sconfitto la dipendenza da alcol e medicinali diventando un grande
procuratore, Diggle si appresta a diventare padre, Felicity si occupa di
vendita ed assistenza tecnica, Roy è diventato a tutti gli effetti il
<i>sidekick</i> di Oliver che a sua volta sta cominciando a pensare che può
costruirsi una vita al di là di arco e frecce, magari proprio con
Felicity. Eppure sembra di trovarsi di fronte alla quiete prima della
tempesta (da qui il titolo dell'episodio <i>"La Calma"</i>): un nuovo Conte
Vertigo è arrivato in città, la Queen Consolidated non naviga in buone
acque ed il passato di Oliver torna prepotentemente a farsi sentire nel
presente mostrandoci un nuovo apitolo dei suoi ricordi, questa volta ad
Hong Kong.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01d.jpg" height="178" width="320" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Ciò che colpisce sin da subito da un punto di
vista stilistico, sono le atmosfere più leggere e scanzonate che
popolano parte dei dialoghi e dell'approccio alla quotidianità delle
situazioni, come se i personaggi si stessero abituando alla routine dei
vigilanti, e si concedano il lusso di abbassare la guardia. Dopo la
tensione accumulata negli episodi della seconda stagione tuttavia,
questo non stona ed anzi, forse aiuta i personaggi a stemprare gli
animi. <b>Si evince un certo affiatamento nel cast ed un'intesa da comics
molto più presente che nelle prime stagioni, tant'è che nel quartetto
Oliver/Roy/Diggle/</b><wbr></wbr><b><span class="word_break"></span>Felicity vi verrà spontaneo rivedere Batman/Robin/Alfred/</b><wbr></wbr><b><span class="word_break"></span>Oracolo,
e questo è delizioso perché permette di esplorare l'avventura sotto
nuove sfumature.</b> E in tema di avventure <b>non mancano azione,
rocambolesche fughe, inseguimenti, combattimenti ed esplosioni</b> stavolta
accompagnate dal carismatico Peter Stormare che fischietta un
riconoscibilissimo motivetto prima di combinarne una delle sue. C'è
spazio anche per introdurre nuovi personaggi e presentare nuove
dinamiche, creare rimandi inerenti al mondo dei fumetti (e <b>i fan di
Freccia Verde saranno lieti dell'introduzione di un elemento che
caratterizza maggior fedeltà</b>), rivedere volti noti, approfondire
l'introspezione psicologica e i drammi del protagonista che fanno spesso
leva sui ricordi e le passate esperienze, oltre che per lanciare
piccole chicche crossover che se si segue quest'universo anche dal punto
di vista del velocista scarlatto non si può non apprezzare.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> <i></i></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/arrow3x01c.jpg" height="283" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><i><br />
</i></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"*G","type":45}" id="fbPhotoPageCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><i><b>TheCW</b></i><b> con <i>Arrow</i> continua a giocare pesante e a non risparmiarsi in colpi
di scena: tutto avviene in maniera veloce e frenetica, ogni cosa cambia
di continuo e la verticalità dell'azione serve a cementare i rapporti
fra i personaggi ed approfondirla, mentre sullo sfondo una trama
orizzontale fitta di colpi di scena e nuovi elementi si intreccia a filo
parallelo con quella dei flashback. <i>Arrow</i> si conferma uno show
avvincente e con ancora -gioco di parole infelice- "molte frecce al suo
arco", e questa premiere ne è la dimostrazione.</b></span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-33045978483439231192014-10-07T22:55:00.002+02:002014-10-08T11:43:32.937+02:004x10 - Gotham 1x03: eppur si muove<div style="text-align: center;">
A <b>Gotham</b> ho imputato dei difetti sin dal primo episodio e parte di
essi li ho ritrovati anche in quest'ultimo, invero intendo strizzarvi un
occhio a favore perché la produzione ha avuto il coraggio di fare
qualcosa che non aveva ancora<span class="text_exposed_show"> tentato
nelle prime due puntate: <b>prendere posizione</b>. Interviste e backstage mi
avevano fatto presumere che l'approccio della serie sarebbe stato più
incline a quello nolaniano visto che gli attori parlavano di diversi
livelli di scrittura, personalità complesse e quant'altro... cose che
siamo sinceri, ad oggi non si sono viste.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham02.jpg" height="227" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="text_exposed_show">Invece in questo terzo
episodio, fra Balloon Man e la sua pittoresca tecnica d'assassinio, le
lezioni di scherma improvvisate nel salotto da Alfred al giovane
rampollo Wayne, la regia scelta per l'approccio alla raccolta di
informazioni di Bullock e una morte molto... particolare, i ricordi sono
volati ad un altro <b>Batman</b>, figlio di un altro contesto, il cui percorso
cinematografico iniziò nel 1989.</span> Nell'episodio in questione questa componente narrativa e l'atmosfera
ricreata parevano molto marcate, e se la dimensione scelta dalla serie
dovesse essere questa per sfociare poi nel procedurale, <b>mi ritroverei
costretto a rivedere in toto il prodotto avendolo completamente
frainteso e cambiando di conseguenza la chiave di lettura dell'opera.</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham01.jpg" height="246" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Gotham</i> potrebbe bilanciare infatti una forte componentistica noir che
prende man mano forma crescendo (finalmente) nell'orizzontalità della
storia ad una narrazione procedurale piuttosto classica per poi
infarcirvi un approccio fumettistico molto sporco e tipico degli anni
"80, cosa che dà al prodotto un gusto un po' retrò. Questo prodotto che
non brilla di originalità, potrebbe comunque rivelarsi vincente se
sfruttato con sapienza.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/1x03gotham00.jpg" height="218" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Non voglio dire che l'episodio è stato
tuttavia perfetto: le mie perplessità su Selina ad esempio sono
aumentate... la frase "riesco a vedere al buio" mi ha fatto storcere il
naso a più riprese; in un paio di scene si è sfociato il paradossale e
l'assurdo -ma tutto assume maggiore pertinenza se si rileggono le stesse
con la chiave di lettura suggerita-, e alcune cose continuano a
muoversi troppo forzatamente e smosse dalla mano del destino perdendo
credibilità. <b>Non di meno, questo rappresenta complice anche un buon
colpo di scena conclusivo, il punto più alto raggiunto dal Bat-Universe
di Bruno Heller, e questa volta un po' di <i>hype</i> in vista del quarto
episodio ce l'ho eccome.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-19345112426143314122014-10-02T15:03:00.001+02:002014-10-02T21:03:36.737+02:004x09 - Gotham 1x02 : la Pagella<div style="text-align: center;">
Come se la sarà cavata <b>Bruno Heller </b>nella gestione di questo secondo episodio dopo aver rotto il ghiaccio con la premiere più attesa di questa stagione televisiva? Scopriamolo in una pagella gli elementi che abbiamo apprezzato, quelli che non ci sono piaciuti e quelli su cui abbiamo ancora qualche dubbio!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/gotham1x02.jpg" height="201" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>La storyline del Pinguino (PROMOSSA)</b><br />
La parte più interessante di questo secondo episodio è la natura delle
sue azioni e ancor meglio delle sue intenzioni mescolata
all'introduzione ed approfondimento del suo background famigliare.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="text_exposed_show" style="text-align: center;">
<b>La narrazione procedurale (BOCCIATA)</b><br />
L'indagine di Gordon e Bullock è fiacca, sono buone le interazioni
personali ma le parti investigative sono lente e prevedibili, il difetto
riscontrato nel pilot continua purtroppo a farsi sentire.<br />
<br />
<b>L'interpretazione di Jada Pinkett Smith (PROMOSSA)</b><br />
<b>Fish Mooney</b> potrebbe tranquillamente tacere, i suoi occhi parlano per
lei. Probabilmente una delle attrici più comunicative in grado di rubare
la scena ogni volta che compare, ed è anche un personaggio inedito.
<i>Chapeau</i>.<br />
<br />
<b>La storyline di Catwoman (RIMANDATA)</b><br />
Sono
combattuto: il personaggio è ben delineato ed interessante, ma
decisamente troppo arguto, sgamato ed intelligente per essere solo una
ragazzina forte dell'arte di arrangiarsi. Prima di promuoverla o
bocciarla sono intenzionato a scoprire da dove arrivano queste abilità e
quest'intelligenza molto più matura a dispetto di quella dei suoi
coetanei. A seconda della risposta che ci verrà data il forse potrebbe
diventare un sì o un no.<br />
<br />
<b>L'interazione fra i personaggi (BOCCIATA)</b><br />
Ci sono scene che continuano a risultare estremamente forzate nella
narrazione: come se i personaggi dovessero per forza di cose interagire
fra di loro intrecciati dal destino. Questa rilettura potrebbe anche
starci, ma se venisse meno marcata e studiata meglio per risultare più
graduale e credibile sarebbe decisamente più interessante.<br />
<br />
<b>Gotham
purtroppo conferma le stesse impressioni che mi diede nel primo
episodio: un prodotto ordinario che si muove all'interno di un contesto
straordinario. Gli ascolti sono scesi dalla premiere di quasi un milione
di spettatori, e si spera nell'arrivo di colpi di scena consistenti che
muovano di più la narrazione spezzando la piega presa.</b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-91665658497091699212014-10-01T21:51:00.004+02:002014-10-01T21:51:33.950+02:004x08 - How To Get Away With Murder, guilty pleasure tv dell'autunno 2014<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Avvicinarti
ad un prodotto che inizialmente avevi scartato ma in seguito al
risultato d'ascolti più alto per la premiere di una nuova stagione
(<b>14.34 milioni di telespettatori per un totale di 3.9% di share</b>), dargli
un'opportunità per mera curiosità e scoprire PERCHÈ è piaciuto tanto.<br /> <br /> Sto parlando del pilot di <b>How To Get Away With Murder</b>.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway00.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> La serie creata da <b>Shonda Rhimes </b>(<i><b>Grey's Anatomy, Scandal</b></i>) parte c<span class="text_exposed_show">on
quella che sembra essere una struttura semplice ma comunque innovativa
nel suo genere: Annalise Keating è un brillante avvocato che oltre ad
esercitare insegna alla facoltà di legge dell'Università di
Philadelphia, delitto penale e sta selezionando un gruppo di studenti
più validi che possano collaborare e fare pratica presso il suo studio
legale. Da qui si sposta in ambito avvocatorio qualcosa di simile a
quanto già visto in <b>House,</b>
ma se è presumibile immaginare che la serie sia composta da episodi di
natura prettamente verticale, c<b>'è una cosa che spiazza gli spettatori
sin dalle primissime scene: tramite dei flashforward ci viene mostrato
che i ragazzi scelti per il praticantato da lì a tre mesi commetteranno
un omicidio e che dovranno utilizzare quanto appreso durante le lezioni
per riuscire a cavarsela.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway01.jpg" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b> </b><br /> <br /> Cos'ha spinto degli aspiranti
avvocati a commettere l'omicidio? Chi hanno ucciso? Perché lo hanno fatto? E proprio da titolo, come riusciranno a farla franca?<br /> <br /> A tutte queste domande
risponderanno i successivi 12 episodi della prima stagione che mette sul
piatto <b>un folto gruppo di protagonisti </b>(studenti, docenti, avvocati e
detective) con una predominante componente caratteriale evidente sin
dalla loro presentazione che tuttavia nasconderà non pochi misteri.
Infatti, nello show <b>nessuno sembra essere solo quello che è</b>, e pare
nascondere diversi segreti che si intrecceranno ad altri personaggi nel
corso dello svolgimento della storia. La struttura dell'episodio
muovendosi tra presente e futuro mostra tecnicismi di buon livello, una
narrazione scorrevole ed accattivante e promette una trama orizzontale
che si svilupperà parallelamente alle indagini autoconclusive e che
spinge a saperne di più sugli eventi che dovranno accadere nei prossimi
tre mesi. </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/howtogetaway02.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Le
impressioni scaturite da questo primo episodio sono davvero molto positive e questa stagione televisiva
che si prennunciava piena di novità la scorsa estate, ci sta mostrando
che molte di esse hanno un potenziale davvero notevole.</span></span></span></b> </span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-40537674328681640522014-10-01T21:22:00.000+02:002014-10-01T21:23:36.718+02:004x07 - PREVIEW: impressioni dal pre-air di Constantine<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">Il preair di <b>Constantine </b>è stato esaltante. Premesso che questa è una rilettura del personaggio e in
quest'adattamento figurano molte differenze dal fumetto originale, per
ora ci si è mantenuti su livelli di fedeltà migliori di quanto fatto col
film con <b>Keanu Reeves</b>.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /> </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/constantine00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/constantine00.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> La storia non ve la racconto; un po' perché la conoscete se
leggete i fumetti, un po' potete immaginarvela se avete visto un film e
un po'... beh, è un<span class="text_exposed_show">a sorpresa in quanto c'è qualcosa di nuovo introdotto proprio nello show. Voglio focalizzare la mia attenzione sul fronte tecnico della
produzione: il budget impiegato in questo pilot è molto alto, sono
davvero <b>pregevoli gli effetti speciali</b>, e l<b>a componente horror mostrata
in diverse scene dell'episodio supera le aspettative per un primetime</b>,
specie se si è abituati ai demoni di <i><b>Supernatural</b></i>.
Tuttavia la sceneggiatura estremamente veloce e scorrevole, introduce
già diversi misteri ed una mitologia piuttosto ramificata e salda,
solamente accennati nel pilot e dalla grande potenzialità facendo dei
personaggi il suo punto forte. A tal proposito spiccano i volti di
<b>Harold Pirennau</b> e <b>Jeremy Davies</b>, molto cari ai fan di <i><b>Lost</b></i>.
Veniamo subito a conoscenza del tormento dell'eroe, della natura
sovrannaturale dei suoi compagni e dei misteri che ruotano attorno alla
protagonista femminile; senza tuttavia fornire risposte ed esplorarne le
origini, mossa che farà presagire vengano mostrate di tassello in
tassello come a formare un puzzle sullo sfondo dei vari episodi
autoconclusivi tessendo comunque una trama più grande con cui misurarsi
in alcuni episodi culminanti quali il finale di stagione. Fotografia e
colonna sonora sono all'altezza della situazione rilegando atmosfere
colorate per i momenti di quotidianità a toni più freddi e cupi per i
momenti di tensione e le location... alternative.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/constantine01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/constantine01.jpg" height="242" width="320" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Constantine <b>è
uno di quei drama strutturati per durare potenzialmente per anni</b>,
tuttavia presenta già nel suo primo episodio quelli che potrebbero
essere i punti d'arrivo della stagione e probabilmente il traguardo per
il <i>series finale</i>, ma al solito dipenderà dalla qualità che la serie
manterrà nel corso degli episodi e dai conseguentu ascolti. Sicuramente il <i>pre-air </i>ha fatto discutere i più accaniti fan del fumetto per le scelte prese su stili narrativi e caratterizzazione dei personaggi, <b>al punto che un personaggio è stato rimosso dallo show e 15 minuti di scene sono state rigirate</b>, ma questo show ha potenziale sufficiente per catturare l'attenzione di diversi potenziali spettatori. In conclusione:<br /> <b><br /> È PIACIUTO</b><br /> - Protagonista molto carismatico e pieno di luci ed ombre;<br /> - Atmosfere horror ben riuscite;<br /> - Narrazione dinamica e scorrevole;<br /> - Effetti speciali ben curati;<br /> - Buona scelta del cast.<br /> <b><br /> ASPETTATIVE</b><br /> - Continuità nella qualità di sceneggiatura e cgi;<br /> - Speranze che la trama orizzontale abbia sviluppi costanti;<br /> - Attinenza al materiale originale: sì a rileggere, no allo snaturare.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/uPE2oBnzROY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Ah, <b>NBC</b> ci ha trollati tutti: <b>Constantine FUMA, ma non lo si vedrà fumare</b>. Se volete capire cosa intendo, guardatevi il pilot! </span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-83432333433756698282014-10-01T20:54:00.001+02:002014-10-01T20:55:15.169+02:004x06 - PREVIEW: impressioni dal pilot di The Flash<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption">A caldo verrebbe spontaneo dire: <i>"che figata!"</i><br />
Da quando un paio d'anni fa <b>TheCW</b> ha deciso di fare sul serio con le
serie tv ispirate ai fumetti, abbiamo potuto saggiare: azione
cinematografica, plot ben costruiti ed originali, narrazione serrata e
ricca di sottotrame e scelte coraggiose condite da una buona cgi ed una
valida colonna s<span class="text_exposed_show">onora.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/theflash00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/theflash00.jpg" height="211" width="320" /></a><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Dopo il successo sempre crescente di <b><i>Arrow</i>,</b> <b>Warner</b> alza il tiro e ci riprova con <b>The Flash</b>, mantenendo inalterati
gli ingredienti del primo show e correggendo il tiro. Perché se nella
prima stagione è possibile assistere a qualche scena da <i>teendrama</i> e a <i>
fanservice</i> puro per le fangirl, la seconda ha preso una svolta
decisamente più dark introducendo tematiche più mature nella continuity.
<b>Il pilot di <i>The Flash</i> non mostra di debolezze</b> di questo genere ed anzi,
sembra più consapevole di quello che vuole essere regalando momenti di
forte <i>hype</i> ed <i>easter eggs</i> sparse qua e là per la gioia degli spettatori
di <i>Arrow</i> e dei lettori <b>DC Comics</b>.<br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/theflash01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/theflash01.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Molti pensano che la
struttura di <i>The Flash</i> ripercorrerà molto la falsariga di <i><b>Smallville</b></i>, se
avete questi timori allontanateli: <b>il percorso di origini dell'eroe si
conclude in una ventina di minuti</b>. <b>Non dovrete aspettare dieci stagioni
per vedere Barry Allen indossare il costume rosso e l'iconico nome di
Flash</b>, ma un indizio nell'episodio pilota rende presumibile pensare che i
piani del network per la serie siano proprio dieci stagioni (a differenza
delle cinque originariamente pianificate per Freccia Verde).</span></span></span><br />
</div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/theflash02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/theflash02.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">Per concludere:<br /> <br /> <b>COSA È PIACIUTO</b><br /> - Narrazione veloce e serrata;<br /> - Personaggi potenzialmente interessanti;<br /> - Ottimi effetti speciali;<br /> - Colonna sonora cinematografica;<br /> - Incipit e Cliffhanger ambiziosissimi.<br /> <br /> <b>PERPLESSITA'</b><br /> - Il budget permetterà di mantenere la cgi a questi livelli?<br /> - Volare basso e aver paura di rischiare dopo aver fatto riferimenti importanti;<br /> <br /> <b>ASPETTATIVE</b><br /> - Costanza nella qualità narrativa;<br /> - Crescendo di stagione in stagione;<br /> - Crossover con Arrow in quanto ambientati nello stesso universo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/VlC1bil3BPM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b>Se <i>TheCW</i> intende fare con <i>The Flash</i> quello che ha fatto con <i>Arrow</i> non
commettendo le medesime leggerezze della prima stagione (che non vanno
ad intaccare comunque la qualità del prodotto), le possibilità di creare
il comicshow più bello della tv ci sono tutte, vista anche la potenza
iconica del personaggio.</b></span></span></span><b><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> </span></span></span></b></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-76860768388322941252014-10-01T16:46:00.002+02:002014-10-01T16:46:32.688+02:004x05 - The Normal Heart: lacrime ed indifferenza nella caccia alle streghe dell'omosessualità<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b>DOVETE guardarlo</b>. Seriamente, prendetevi un paio d'ore e guardatelo. Fatelo con la
fidanzata, con il vostro miglior amico, con vostra sorella o coi vostri
genitori, ma diavolo, fatelo. So che ora vi starete chiedendo<i> "vedere
che cosa?!"</i> Ed io qui vi rispondo senza remore <b>The Normal Heart</b>, il nuovo tv movie di <b>HBO</b>, un piccolo gioiello che vi farà riflettere, arrabbiare e piangere.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/tnh00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/tnh00.jpg" height="320" width="214" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> Prodotto e diret<span class="text_exposed_show">to
da <b>Ryan Murphy</b> (già autore di<i><b> Glee, American Horror Story</b></i> e <i><b>Nip/Tuck</b></i>),
il film si basa sullo screenplay autobiografico di <b>Larry Kramer</b>, che
racconta della scoperta e della presa di consapevolezza dell'AIDS in
America nei primi anni "80, e di come gli attivisti gay si ergano
dall'emarginazione in cui lo stato li aveva rilegati per combattere le
discriminazioni e il silenzio politico che vigeva su quella che si è poi
rivelata la piaga virale dei tempi moderni. Ad interpretare questi guerrieri realmente esistiti e la loro crociata, sono stati chiamati in causa popolari nomi del cinema quali <b>Mark Ruffalo, Julia Roberts</b> ed <b>Alfred Molina</b> e del panorama televisivo quali <b>Matt Bomer </b>(<i><b>White Collar, Chuck</b></i>), <b>Jim Parsons</b> (<i><b>The Big Bang Theory</b></i>), <b>Taylor Kitsch</b> (<i><b>Friday Night Lights</b></i>)<br />e <b>Corey Stoll</b> (<i><b>House of Cards, The Strain</b></i>). </span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/tnh01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/tnh01.jpg" height="170" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> L'80% del compenso degli attori è stato devoluto a strutture mediche,
istituti di ricerca, aiuto ai parenti delle vittime e campagne
attiviste. <b>L'esperienza narrativa per la spettatore è potente, emozionante e dolorosa</b> in quanto senza mezzi termini viene sballottato
da un contesto all'altro in cui si vede come la figura dell'omosessuale
venga rilegata a quella della persona malata psicologicamente e
fisicamente, in grado di infettare con la propria natura tutte le altre
apostrofate come i "normali". Avete presente il binomio esseri umani e
zombie? Murphy fa respirare qualcosa di molto simile in una realtà
stavolta tangibile, dove gli infetti sono i gay e non creature di
fantasia, e questo colpisce lo spettatore dritto al cuore. Infatti, non
empatizzare con i personaggi e le situazioni è davvero impossibile, le
prestazioni attoriali di Julia Roberts, Alfred Molina e Mark Ruffalo
sono incredibili sebbene i riflettori vadano puntati su Matt Bomer che
per offrire maggiore fedeltà ai fatti e credibilità al suo personaggio
<b>ha subito una vera e propria trasformazione perdendo 18 kg e rischiando il collasso sul set. </b><br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/tn02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/tn02.jpg" height="320" width="290" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> Ryan Murphy racconta che scegliere
prevalentemente un cast omosessuale serviva a rendere più credibile il
tutto e a sensibilizzare l'opinione delle masse, perché se fa
rabbrividire il comportamento che lo stato e la società aveva solo una
trentina di anni fa, purtroppo ancora oggi esiste una grossa fetta di
idiozia ed omofobia che non riesce ad accettare che l'amore non conosce
sesso. Nel backstage viene rivelato che sul set non sono state usate
lacrime artificiali, <b>gli attori hanno pianto sul serio per più di mezz'ora</b>, terminando le riprese con un abbraccio corale insieme alla
crew.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><br /><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><a href="http://stringtheory.altervista.org/tn03.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/tn03.jpg" height="191" width="320" /></a></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b><i> </i></b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b><i>The Normal Heart </i>non è una pellicola leggera o
spensierata, ma ripaga lo spettatore con gli interessi.
Il livello del film è di caratura cinematografica, e l'approccio alle
vicende è vivido e viscerale, ma questa produzione vincitrice fra le altre cose di Emmy, ha già avuto modo di dimostrare quanto sia effettivo il suo valore rendendola l'opera prima di Ryan Murphy nonché una visione OBBLIGATA per chiunque abbia un briciolo di sensibilità o buon gusto per il cinema.</b> </span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-33542366470412061362014-10-01T15:46:00.000+02:002014-10-01T21:36:25.740+02:004x04 - Scorpion: gli hacker salveranno il mondo<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><i>- Non ricordo di avertelo chiesto, Einstein!<br /> - Einstein aveva un QI di 160, il mio è di 197.</i><br /> <br /> <b>Adoro i personaggi che vincono con l'intelligenza. </b>È il motivo per cui ho apprezzato serie come <i><b>Prison Break</b>, <b>The Mentalist</b>, <b>Lie to Me</b> e <b>Mind Games</b></i>.
</Scorpion> riprende tutte queste tematiche e le affibia ad un
gruppo di quattro nerd. La più grande paura quando parli ad un
appassionato di serie tv di "ne<span class="text_exposed_show">rd" è che
il collegamento immediato si crei subito con <i><b>The Big Bang Theory</b></i>, ma vi
posso rassicurare che non ci potrebbe essere niente di più lontano.
Ecco in sintesi la trama di <b></Scorpion></b>, che è bene precisare, <b>si ispira a storie e fatti realmente accaduti e personaggi realmente esistenti.</b>Walter è fra le
cinque persone più intelligenti al mondo, al punto che all'età di 10
anni riesce ad hackerare il sistema di difesa della NASA. Diversi anni
dopo viene ingaggiato dalla Homeland Security per formare e guidare un
team di prodigiosi nerd per far fronte alle complesse minacce dell'era
moderna che normali agenti di polizia non sono in grado di gestire. Il
team sarà formato dal comportamentista Toby, dal genio di meccanica
Happy e dal matematico Sylvester.</span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
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<a href="http://stringtheory.altervista.org/scorpion00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/scorpion00.jpg" height="400" width="258" /></a></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> La trama è stata ovviamente
ridotta all'osso per evitarvi il più piccolo spoiler e rovinarvi così la
visione di 40 minuti d'azione, intelligenza e buona scrittura. Da un
punto di vista artistico abbiamo nel cast <b>Elyes Gabel</b> (<i><b>Game of Thrones</b></i>), <b>Katharine McPhee</b> (<i><b>Community</b></i>), <b>Robert Patrick</b> (<i><b>The X-Files</b></i>) ed <b>Eddie Kaye Thomas</b> (<b><i>American Pie</i></b>), mentre a produrre e scrivere la serie troviamo <b>Alex Kurtzman</b> (<b><i>Star Trek, Fringe</i></b>) e <b>Roberto Orci </b>(<b><i>Mission Impossible, Now You See Me: I Maghi del Crimine</i></b>).</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
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<a href="http://stringtheory.altervista.org/scorpion01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/scorpion01.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> La struttura dell'episodio è prettamente verticale e nonostante ci
siano molte argomentazioni scientifiche e tecnicismi del caso, la serie
non risulta lenta o noiosa visto che l'azione non viene minimamente
sacrificata: si passa ad un contesto all'altro con fare veloce, il senso
di pericolo ed emergenza è costante e non è possibile prevedere cosa
stia succedendo visto che i problemi e le relative soluzioni causano
situazioni diverse l'una dalle altre. Se pensate che l'unica
particolarità dello show possa essere quella di mettere insieme una
squadra di geni al posto di poliziotti, detective e federali del caso,
vi sbagliate: <b>la più grossa componente dello show sono le fobie sociali e
le manie comportamentali tipiche dei grandi geni </b>e con cui è difficile
per antonomasia relazionarsi per le masse; questo il più delle volte
influisce sulle situazioni e sul rapportarsi alle altre figure
'ordinarie' presenti nello show, generando conflitti molto umani e in
cui è possibile empatizzare quando si entra nel vivo della difficoltà. <b>A
fine episodio, l'idea che resta dello spettatore è di essere stato
rapito da un'incredibile serie di eventi che si susseguono a raffica </b>e
che siano state gettate le basi per costruire qualcosa di grosso
all'interno delle dinamiche del gruppo, nel corso del primo episodio che
è davvero denso di eventi e ricco d'azione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
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<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="https://ytimg.googleusercontent.com/vi/dU_hJscvdXU/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="https://youtube.googleapis.com/v/dU_hJscvdXU&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="https://youtube.googleapis.com/v/dU_hJscvdXU&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br />
</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b><i></Scorpion></i> offre un pilot straordinariamente avvincente e
sfrutta concetti già utilizzati da altri prodotti in modo diverso,
originale, razionale ed al contempo estremo per quanto perfettamente
plausibile, portando in scena situazioni adrenaliniche e personaggi
carismatici in grado di compiere gesti incredibili. L'unica incognita in
questa produzione resta la strada che vuole intraprendere la serie:
saranno solo ed esclusivamente episodi autoconclusivi o sullo sfondo si
svilupperà una trama che progredirà puntata dopo puntata? Per saperlo
non rimane che continuare la visione, e questo primo episodio ne
invoglia eccome il prosequio.</b></span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4034306193030965677.post-72679035277195750882014-10-01T15:09:00.001+02:002014-10-01T15:09:18.330+02:004x03: History fa una magia di due ore chiamata "Houdini"<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><b>Un pugno nello stomaco.</b> Vedere la miniserie tv evento di <b>History </b>(già nota per l'eccellente <b><a data-hovercard="/ajax/hovercard/page.php?id=258436810927867" href="http://www.history.com/shows/vikings" target="_blank">Vikings</a></b>)
dedicata al leggendario illusionista escapologo <b>Harry Houdini</b>
interpretata da un incredibile <b>Adrien Brody</b>, non potrebbe definirsi
diversamente; e non è un modo di dire, mai espressione fu più
appropriata, e guardandola capirete il perché.</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /> </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/houdini00.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/houdini00.jpg" height="320" width="239" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"> Ispirata dal romanzo del 1976 <b><i>"Houdini: A Mind in Chains: A</i></b><span class="text_exposed_show"><b><i>
Psychoanalytic Portrait"</i></b> scritto da <b>Bernard C. Meyer</b>, e sviluppata per
la tv dal figlio Nicholas, la storia racconta la vita di Houdini prima
ancora di assumere questo nome d'arte: tramite dei flashback ci viene
mostrata la sua infanzia, i primi passi compiuti in questo mondo, i suoi
mentori ed anche i grandi numeri che lo hanno reso famoso nel mondo; ma
non si ferma qui: perché ci viene mostrato il suo passato da spia in
Europa per conto del governo americano fino al momento della sua
dipartita.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/houdini01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/houdini01.jpg" height="177" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"> La particolarità di questa miniserie è il binomio
scelto per raccontare la storia: Houdini narra a posteriori la sua
esistenza contrapponendo immagini e scenari caratteristici dell'epoca
accompagnandola ad <b>una regia dinamica ed <i>action</i> insieme ad una colonna
sonora estremamente vivace e moderna: la contrapposizione è spettacolare
da un punto di vista narrativa e stilistica, incantando letteralmente
lo spettatore che si sente parte delle vicende e che riesce a stupirsi
dell'ingegno dell'uomo dietro alla magia che viene opportunamente
spiegata risultando sempre incredibile ma plausibile allo stesso tempo.<br /> </b><br />
<i>Slowmotion</i>, effetti speciali e 3D giostrano insieme ad una regia
accattivante e veloce alternandosi a location incredibili ed una grande
interpretazione, divertendo, appassionando ed anche commuovendo. Ottima
anche la scelta del cast in cui spiccano i nomi di: Adrien Brody (<i><b>The Pianist</b></i>, <b><i>Midnight in Paris</i></b>), <b>Kristen Connolly</b> (<i><b>The Good Wife</b></i>, <i><b>House of Cards</b></i>) ed <b>Evan Jone</b>s (<i><b>Glory Road</b></i>, <b><i>Gangster Squad</i></b>).</span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span></div>
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<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> </span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://stringtheory.altervista.org/houdini02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://stringtheory.altervista.org/houdini02.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br />
La sceneggiatura ha diversi elementi importanti su cui punta a più
riprese i riflettori nel corso del suo sviluppo: la vita, la morte, la
paura, i limiti, la solitudine, il rischio, l'amore e il sovrannaturale;
nonostante la diversità degli stessi, quello che accomuna tutti i
fattori sopra citati è Houdini che si ritrova catapultato da un contesto
all'altro come fosse in balia degli eventi. Non riesce a pensare di
poter vivere una vita senza esserne il protagonista assoluto e sente
continuamente il bisogno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno a
prescindere dai tempi che passano, dai paesi che cambiano, dalla
modernità che incombe, dalla guerra che imperversa. <b>Di rado vi troverete
davanti a così tanta qualità manifestata in così breve tempo, con un
protagonista tanto fascinoso quanto carismatico.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b></b></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b><br /> </b></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/LQDomn2g-5w?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><b></b></span></span></span><span class="fbPhotosPhotoCaption" data-ft="{"tn":"K"}" id="fbPhotoSnowliftCaption" tabindex="0"><span class="hasCaption"><span class="text_exposed_show"><br /> <b><i>History</i> ha
saputo dimostrare di essere in grado di produrre nuove realtà televisive
che possono tranquillamente mettersi a paragone col panorama
cinematografico uscendone a testa alta. Condensare in poco più di due
ore tanta qualità è cosa rara, e vista anche la brevità del prodotto, se
cercate un biopic entusiasmante e godibile, Houdini è una visione
obbligata senza riserva alcuna.</b></span></span></span></div>
Il Nerdhttp://www.blogger.com/profile/03536393665920454206noreply@blogger.com0