venerdì 31 agosto 2012

2x47 - Justice League X Transformers: il crossover mai nato



Immaginate un brand figo e mescolatelo ad un altro ancora più figo, potrebbe uscirne un capolavoro che ne consacra un terzo brand definitivo, oppure una delle cose più immonde mai create, in grado di demolire entrambi i brand. Come le immagini qui di seguito testimoniano per nostra sfortuna, il crossover, fra la Justice League della DC Comics e i Transformers di Hasbro, sembra appartenere alla prima categoria. Perché uso parole come "sfortuna" ? Perché il suddetto mash-up non è purtroppo mai nato.


L'apprezzato e talentuoso artista Phil Jimenez (Justice League) pubblica solo ieri sera, alcune illustrazioni concettuali su quello che sarebbe stato il crossover fumettistico del decennio. "Avevo pensato di arruolare Optimus Prime nel Corpo delle Lanterne Verdi, immaginate le nanotecnologie elaborate di un Transformers, che cosa sarebbero potuti essere in grado di creare con l'anello! E beh, Wonder Woman avrebbe avuto un Autobot al posto del suo jet invisibile, e credetemi: vi sarebbe piaciuto. Ai Decepticon spettava una collaborazione stretta con Lex Luthor e il Joker... le idee erano davvero moltissime!"


"Sarebbe stato davvero mitico!" commenta lo sceneggiatore Brian Michael Bendis (Ultimate Spider-Man), ed io, guardando questi artwork, non posso, come credo tutti voi, esimermi dal pensare altrettanto.

domenica 26 agosto 2012

2x46 - Grazie di tutto, Cavaliere Oscuro

Se parliamo di comic movie, uno dei più riusciti, se non il più riuscito ad oggi, è probabilmente il Batman di Christopher Nolan. Non tanto per quanto riguarda la fedeltà al fumetto originale da cui è tratto, anzi, forse come non mai un adattamento cinematografico se ne discosta, in quanto Nolan ha sempre voluto dare connotazioni realistiche e contesti verosimili all'Uomo Pipistrello, ma per le carismatiche atmosfere e l'epicità della trama che partendo da un buon primo capitolo, eccelle in un secondo e chiude magistralmente con il terzo ed ultimo, dal titolo Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno.


La trilogia di Nolan è stata spesso definita maledetta: i numerosi incidenti sul set che hanno ferito gli attori principali ed ucciso uno stant, la morte di Heath Ledger, carismatico interprete del Joker e ancora, la recente strage ad Aurora, potevano potenzialmente minare la riuscita del titolo, cosa che per fortuna non è successa, vista l'indubbia qualità delle pellicole. Eppure dopo Batman Begins, nessuno si sarebbe aspettato qualcosa dal feedback così rindondante e dagli incassi stratosferici come avvenuto con Il Cavaliere Oscuro; cosa che ancora oggi, a pensarci, rizza i peli sulle braccia degli addetti ai box-office. Cos'ha colpito tanto dei Batman di Nolan? Come già detto, il prepotente realismo: la scelta di mostrare una Gotham meno gotica e steampunk -tutte atmosfere tipiche della regia di Tim Burton-, ad una più moderna, in grado di vivere giornate di sole e routine quotidiana scandita dalla normalità, e i villain non sono superuomini o figure al limite del grottesco quali potevano comunque essere gli inflazionati Pinguino, Mr. Freeze e Poison Ivy. Portare sullo schermo nemici del calibro di Ra's al Ghul e privarlo della sua immortalità, di Catwoman e privandola dei poteri mistici o eredità feline del caso, così come di Bane senza il venom a pompargli nelle vene, significava credere in maniera indissolubile nella personalità carismatica ed indubbia umanità di cui i cuori dei personaggi originali DC Comics, erano intrisi. E' stata una scelta difficile mostrare un Bruce Wayne fragile, stanco, impaurito, insicuro ed umano, portarlo nel mondo esterno ad allenarsi e a crescere spiritualmente, affiancargli numerosi aiutanti e persone fidate alla conoscenza del suo segreto, e che scacciassero via con una folata di vento il contesto horror e dark in cui rimaneva solo un giustiziere a difendere una città ormai corrotta.


Quello che sulla carta sembrava difficile, funziona alla perfezione, e mai come in questo terzo capitolo che come riporta la sinossi ufficiale, si svolge otto anni dopo le vicende del secondo, si respira aria di stanchezza, delusione, cinismo, bugie e cose non dette: Wayne si ritira dalle scene, è invecchiato, porta lesioni e ferite che debilitano il suo corpo ma che sono niente paragonate alle cicatrici celate nell'anima. C'è da chiedersi: con il Joker dietro le sbarre, la criminalità organizzata sbaragliata, e il decreto Harvey Dent, che permette alla giustizia di procedere spedita per la sua strada, c'è ancora bisogno di Batman? Nei fumetti la risposta che troviamo è sì: se Spider-Man è New York, Batman è Gotham City; ma Nolan lancia un messaggio nuovo, abbandona questa tematica e usa il Cavaliere Oscuro come un tramite: Batman può essere qualsiasi persona che vuole fare la differenza. E' chiaro che ci riferiamo alla volontà e alle intenzioni dello stesso, visto che non tutti abbiamo le finanze, le conoscenze e le risorse di tal Bruce Wayne, non di meno, se i film di casa Marvel davano spesso più spazio a Peter Parker che allo Spider-Man in sé, Nolan ha tentato la medesima impresa portando in scena le emozioni umane e i rapporti dei personaggi dietro la maschera e veicolandole fra loro dando dimostrazione di come nessuno sia solamente buono o cattivo: per questo diamo spazio a Jim Gordon, sapientemente interpretato da Gary Oldman, passando per la suadente Anne Hathaway nei panni di Catwoman per andare dal potente Bane, i cui panni sono vestiti da un irriconoscibile Tom Hardy, fino a forse quello che è il personaggio più interessante ed importante del film -che è stato annunciato, verrà introdotto in tempi brevi anche nell'universo fumettistico DC- John Blake, giovane detective ligio al dovere, interpretato da Joseph Leonard Gordon-Levitt.


Se la forza del film sono le battute e i dialoghi prepotentemente caratterizzati da un forte impatto emotivo, da un punto di vista puramente tecnico, il film è leggermente superiore al secondo capitolo: la colonna sonora presenta temi riconoscibili ormai resi celebri (e che i gamer hanno avuto modo di orecchiare in una chiave piuttosto simile nell'ottimo adventure/stealth Batman: Arkham City) e gli effetti speciali visivamente sono spettacolari e d'atmosfera: da pelle d'oca la scena nello stadio subito dopo l'esecuzione dell'inno così come il primo volo sul Batwing. Il film dura quasi tre ore, ma non le si sente: la storia dopo un inizio lento (ma giustificato) procede serrata fra colpi di scena ed azione al cardiopalma, rivelazioni sconvolgenti sino all'ultima scena e un finale che sicuramente riuscirà a soddisfarvi. All'adattamento italiano c'è ben poco da eccepire, se non il cambio di voce al personaggio di Lucius Fox, interpretato da un magistrale Morgan Freeman, ma non trattandosi di un capriccio, direi che possiamo perdonare la mancanza.


Christian Bale ha dato il volto ad un Bruce Wayne diverso da tutti gli altri, ad alcuni potrà non piacere, ad altri potrà far storcere il naso, a molti, come incassi e Warner Bros testimoniano, avrà fatto impazzire; io signori, sono fra quelli: il carisma del Batman di Christopher Nolan rappresenta la speranza, l'accettazione, la determinazione, il sogno, la paura, e il desiderio di giustizia e rivalsa, in parole povere, l'essere umano. Questo viaggio introspettivo scandito dal dolore e dalle emozioni non è per tutti: se abbandonate i preconcetti fumettistici e vi gettate a capofitto nella storia e nei suoi personaggi, sicuramente apprezzerete questo mondo in un modo nuovo e vi innamorerete perdutamente della chiave di lettura adottata dal regista. Per l'Uomo Pipistrello il futuro prevede un reboot più canonico e in linea all'introduzione del Cavaliere Oscuro nel film della Justice League (proprio come la casa di Stan Lee fece coi suoi personaggi in occasione di The Avengers), quindi questo capitolo è da ritenersi concluso, ma rimarrà senz'altro ricordato nel cult cinematografico a venire, come un pezzo di storia di Batman.

"La speranza nasce dalla disperazione."

mercoledì 22 agosto 2012

2x45 - Il nuovo interesse amoroso di Superman è...

State tranquilli: Alfonso Signorini e Gossip Girl non hanno preso possesso di queste pagine, invero il gossip estivo la fa da padrone, perché la copertina del prossimo volume di Justice League of America in uscita negli Stati Uniti il prossimo 29 agosto, mostra il formarsi di una nuova super-coppia, inaspettata e shockante per i fan storici DC Comics. Se lo spoiler non vi impensierisce, proseguite dopo il salto...


Il reboot DC meglio conosciuto come The New 52, giungerà la prossima settimana al suo primo anno, e intende festeggiarlo col botto. Per i pochi che ancora non lo sapessero, quest'evento aveva lo scopo di svecchiare l'intero universo cancellando quasi tutti gli eventi narrati negli scorsi anni e mantenendo capisaldi solo alcuni di essi comprimendoli nell'arco di cinque anni: se quindi personaggi quali Batman e Lanterna Verde continuano le loro storie da dove si erano interrotte poco prima con alcune piccole varianti (Tim Drake non è mai stato il terzo Robin, ma solo Red Robin), altri eroi cominciano il loro cammino dal principio, come Superman o i primi incontro fra i sei protagonisti principali della testata Justice League.


Ebbene, nel dodicesimo numero vedremo sbocciare l'amore tra l'uomo d'acciaio e... una donna che non è Lois Lane. Stiamo parlando di Diana Prince, meglio conosciuta come Wonder Woman. La donna meraviglia e Superman saranno protagonisti di una love story che secondo quanto riportato dallo showrunner attuale della serie, Geoff Johns (Dark Reign, Blackest Night, Brighter Day, Secret Origins): "sconvolgerà l'unità del gruppo e metterà in subbuglio il mondo dei supercriminali per gli eventi a venire con conseguenze sorprendenti". Su Action Comics, abbiamo già avuto modo di scoprire che Lois è felicemente fidanzata con un altro uomo, e non sospetta minimamente ne dell'alter ego di Clark ne dei suoi sentimenti per lei, che sia arrivato il momento per Kal-El di voltare pagina? E quali saranno queste conseguenze sorprendenti che sconvolgeranno il neonato DC universe?

Per scoprirlo non rimarrà che aspettare la pubblicazione del volume. Justice League è pubblicato anche in Italia sotto l'etichetta RW/Lion a cadenza mensile. Il quarto volume è disponibile nelle fumetterie e nei reboot point ufficiali al prezzo di 3,95€.

martedì 21 agosto 2012

2x44 - Michael J.Fox protagonista di una tv comedy!

Un titolo tanto semplice quanto entusiasta.
Se non lo aveste capito dal font presente nel titolo del blog stesso o dai link sparsi qua e là sulla pagina ufficiale Facebook (come? Ancora non avete messo "Mi piace"? E cosa aspettate a cliccare qui?), sono un grosso estimatore di Ritorno al Futuro, la mia saga cinematografica preferita, così come lo sono di Michael J.Fox, poliedrico attore in grado di emozionarmi con molte pellicole e serie tv iconiche nel corso degli anni, da Casa Keaton a Teen Wolf, da Mars Attack a Spin City.

Ebbene, proprio a distanza di più di vent'anni dal primo episodio di Casa Keaton, Michael torna a casa NBC, con una comedy autobiografica la cui storia ruota attorno ad un uomo che dovrà fare i conti con la gestione di tre figli d'età differenti, una vita sentimentale complicata, e una terribile malattia, il Parkinson. "La scelta di parlare del Morbo di Parkinson, in una sit-com è tanto provocatoria quanto innovativa" - dice J.Fox - "ma credo che nel 2012, ancora lontani da una soluzione definitiva, si possa mostrare come con le adeguate cure si possa non solo vivere una vita normale, ma anche esser capaci di ridere di sé stessi. Sono molto contento di tornare alla NBC con un grande team creativo e un grande show. Bob Greenblatt e tutta la gente del network mi hanno dato un caldo bentornato a casa, e non vedo l’ora di tornare al lavoro con qualcosa che sicuramente saprà intrattenervi e rendervi partecipi della realtà che vivo quotidianamente, con il sorriso."


Contento anche Robert Greenblatt di NBC, che commenta il ritorno di Michel alla rete così: "portare Michael J. Fox di nuovo sulla NBC è un onore supremo, e siamo esaltati all’idea che una delle grandi star della commedia televisiva torni a casa. Dal momento in cui abbiamo incontrato Michael per sentire il suo punto di vista unico su questa nuova serie, siamo rimasti folgorati e abbiamo accettato. Non ho dubbio che il personaggio che creerà e la sua famiglisa saranno immediatamente riconoscibili e divertenti."
 
Vige ancora silenzio sugli altri membri del cast, sono invece noti i nomi dello staff creativo: alla regia Will Gluck (Easy Girl) e alla sceneggiatura Sam Laybourne (Arrested Development). Prodotta dalla Sony Picture Television, la serie ancora senza nome, debutterà per NBC, nel 2013, con una prima stagione completa di 22 episodi.